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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Agenda21Locale provincia di Imperia: chi la ricorda ?

Per molte persone l’ambiente viene spesso associato o ad un settore dell’azione pubblica - per il quale vengono attivate politiche specifiche come la realizzazione di parchi, la raccolta differenziata dei rifiuti o altro ancora - o a qualcosa che ci ricorda alcuni dei momenti migliori della nostra vita, a contatto con l’aria aperta e il verde di qualche luogo “incontaminato”.  In aggiunta a questa percezione immediata, l’idea diffusa di ambiente risente anche di fattori maggiormente di lungo periodo derivanti dalla nostra cultura, che è fortemente segnata da un approccio che ha relegato l’ambiente ad una funzione sostanzialmente di cornice rispetto ai fattori fondamentali dello sviluppo.  In questo senso, a fronte di alcuni elementi considerati come sintomo di progresso “buono” e che andavano lasciati liberi di espandersi (gli insediamenti, le infrastrutture, ecc.), l’ambiente ha assunto in maniera evidente il ruolo marginale di un elemento che va semplicemente preservato e

Niente innovazione e l’Italia declina

L’avversione o l’indifferenza alla ricerca scientifica (o alla scienza in generale) evidenziate senza possibilità di dubbio dalle scelte effettuate dalla dirigenza politica in Italia sono un riflesso ormai di una più generale avversione che permea la società stessa, a partire  anche e soprattutto dalle classi benestanti e dal ceto intellettuale “colto”  ed hanno profonde e lontane  radici culturali e storiche. Sussistono comunque anche motivazioni altrettanto importanti e decisive, legate a passaggi storici decisamente più recenti ed è importante sottolinearle in un contesto più legato alle vicende economiche del nostro paese. Cerchiamo di schematizzare quanto affermato con alcune considerazioni puntuali: Le più generali considerazioni storiche contro la scienza e la libera ricerca non sono una peculiarità italiana. Si pensi a particolari momenti della storia (a volte durati anche secoli) di grandi nazioni come Spagna, Francia, Polonia, Russia, ecc. ecc. che hanno oggi un’altissi

I misteri della banca centrale

un ente privato gestisce poteri dello Stato, senza risponderne ad alcuno La banca centrale ama circondarsi di una cortina di silenzio, alla quale viene dato il nome di riservatezza ma che, nei fatti, significa carenza di trasparenza. Ancor oggi, se si chiede ad un comune cittadino cosa è la banca, quali ne siano i compiti e la collocazione istituzionale, si ricevono risposte confuse ed incerte. Sopratutto, è del tutto ignota la sua funzione più importante, quella di  battere moneta: infatti tutti sono convinti che questa funzione sia svolta dallo Stato. Ma ciò che maggiormente  rende questa "banca" un incomparabile fenomeno alieno, è la sua nascita e la sua collocazione nelle istituzioni pubbliche. Già l'ideazione e la realizzazione delle banche centrali è fenomeno che appare riduttivo definire assolutamente sconcertante per la totale  anomalia che presenta  sul piano politico-sociale, del diritto costituzionale e dei principi e valori democratici più elemen

Europa , Euro, Italia, democrazia

Credo che la migliore definizione di cosa rappresenti veramente l’euro sia stato dato più di vent’anni fa dal celebre economista britannico Wynne Godley, che al tempo in cui anche nel Regno Unito si discuteva se entrare o meno nella moneta unica scrisse un breve ma illuminante articolo sulla London Review Books. Questo è un estratto dall’articolo: “Il potere di emettere la propria moneta, di fare ricorso alla propria banca centrale, è la cosa principale che definisce l’indipendenza di una nazione. Se un paese rinuncia a, o perde, questo potere, acquisisce lo status di ente locale o di colonia. Le autorità locali e le regioni, ovviamente, non possono svalutare. Ma si perde anche il potere per finanziare il disavanzo attraverso la creazione di moneta, mentre altri metodi di ottenere finanziamenti sono soggetti a regolamentazione da parte dell’autorità centrale [la BCE]. Né si possono modificare i tassi di interesse. Poiché le autorità locali non sono in possesso di ne

Relazione speciale su povertà estrema e diritti umani

Prendo questo articolo del Guardian perchè possiamo trovare similitudini alla realtà Italiana.  Il governo britannico ha inflitto "grande infelicità" al suo popolo con "politiche di austerità punitive, meschine e spesso insensibili, guidate dal desiderio politico di intraprendere una reingegneria sociale piuttosto che una necessità economica", ha scoperto l'inviato delle Nazioni Unite per la povertà.   Philip Alston, relatore dell'ONU per la povertà estrema ei diritti umani, ha concluso una missione di inchiesta di due settimane nel Regno Unito con una pungente dichiarazione secondo cui i livelli di povertà infantile erano "non solo una disgrazia, ma una calamità sociale e un disastro economico" , anche se il Regno Unito è la quinta più grande economia del mondo, Circa 14 milioni di persone, un quinto della popolazione, vivono in povertà e 1,5 milioni sono indigenti, non potendo permettersi gli elementi essenziali di base, ha detto, citando f

L'italia è un paese strano.

È un paese dove manca la memoria storica. L'italia è quel paese dove anni fà un ministro della Sanità nominò una commissione di esperti, di quelle serie, e che in base alle risultanze dei lavori di quella commissione, decise di eliminare centinaia di farmaci dal Prontuario Farmaceutico perché giudicati inutili se non dannosi. Quel ministro ricevette una proposta di una tangente di miliardi purché recedesse da quella decisione. Il ministro rifiutò e denunciò pubblicamente il tentativo di corruzione. Di lì a poco la sua auto saltò in aria e per puro caso il ministro non rimase vittima dell'attentato. Quel ministro si chiamava # TinaAnselmi . L'italia poi è diventata quel paese dove un altro ministro della Sanità si fece corrompere dalla Glaxo per rendere obbligatorio il vaccino contro l'epatite, che obbligatorio non era. Si scoprì l'episodio di corruzione e il ministro fu condannato fin all'ultimo grado di giudizio, in Cassazione. Quel min

Levanto ha aderito al “Patto dei sindaci per il ben-essere equo e sostenibile”

Con una delibera approvata dalla giunta martedì 13 novembre 2018, il Comune di Levanto ha aderito al “Patto dei sindaci per il ben-essere equo e sostenibile”, un protocollo finalizzato ad aumentare il livello di benessere dei cittadini che supporta un’iniziativa della Commissione Europea 2020-2030 con una proposta fondata sulla ventennale esperienza delle città aderenti a “Cittaslow International”, l’associazione (presente in 18 paesi europei) di cui anche Levanto fa parte. Come espresso nell’articolato documento del “Patto”, l’associazione, infatti, ritiene “necessari ma non sufficienti, per garantire la salute e il ben-essere dei cittadini europei dei prossimi decenni, gli elementi contenuti nel quadro per il clima e l’energia 2030. Occorre pertanto allargare l’ambito di intervento socio-economico adottando un approccio più vasto e multisettoriale, quale quello sperimentato appunto dalle Cittaslow europee”. Il patto dei sindaci sostiene quindi le politiche europee per passare ad

Il farmaco inutile contro l'aviaria pagato dai governi oltre tre miliardi

Strano che oggi non si inventino pandemie nuove: mucca pazza, suina, aviaria e siamo tornati al morbillo, facciamo qualche passo indietro.   Ricerca indipendente "smonta" il Tamiflu:inefficace per influenza suina e dei polli di CORRADO ZUNINO   Il costoso farmaco Tamiflu che ci avrebbe salvato dall'aviaria, che avrebbe impedito il passaggio dell'influenza dai polli all'uomo su scala mondiale e combattuto un'epidemia che nei grafici clinici avrebbe potuto fare 150mila morti soltanto in Italia, non è servito a niente. Solo a gonfiare i bilanci della Roche spa, multinazionale svizzera che grazie alle ondate di panico collettivo ha venduto nel mondo, solo nel 2009, confezioni per 2,64 miliardi di euro. Due miliardi e sei per un solo farmaco che, si calcola, a quella data è stato utilizzato da 50 milioni di persone. Inutilmente. Già. Un gruppo di scienziati indipendenti - Cochrane collaboration - ha ripreso in questi giorni un suo studio rea

Venti di questi cargo inquinano più di tutte le auto del mondo.

Pieni di alta coscienza ambientale, di sicuro siete già molto preoccupati di quanto inquinano gli automezzi a combustione interna, specie Diesel. Presto vi faranno allarmare sempre più, grazie ad appositi servizi mediatici.  Ma ecco la soluzione: come a segnale convenuto, Volvo annuncia che produrrà solo auto elettriche o ibride, BMW costruirà una Mini elettrica in Gran Bretagna , “Mercedes sfida Tesla: dieci modelli elettrici dal 2022”. Elon Musk , il più geniale imprenditore secondo i media , ha già costruito la Tesla Gigafactory, “la più grande fabbrica del mondo”, che (promette) “dal 2018 potrà fornire celle al litio per 500.000 vetture all’anno”. E se accadesse che la maggior parte dei consumatori, arretrati ed ecologicamente scorretti, non fossero convinti della convenienza di acquistare auto elettriche con batterie al litio, decisamente più costose?  Niente paura: ecco i governi che, sempre solleciti del vostro bene, già annunciano: vieteremo l’entrata delle auto a