Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Manifesto per la salute

ANCHE I MEDICI A LIVELLO MONDIALE SI STANNO UNENDO TUTTI PER SCREDITARE QUESTO FANTOMATICO COVID SVEGLIA. DOVETE LEGGERE DOVETE INFORMARVI. Il giornalista Marco Tosatti ha pubblicato sul suo sito la traduzione italiana di uno straordinario documento uscito recentemente sul quotidiano francese France Soir. Si tratta di una durissima presa di posizione e al contempo un vero e proprio manifesto di ribellione e consapevolezza, presentato da un gruppo di autorevoli medici, sia francesi che di altre nazioni, contro la folle deriva autoritaria e tecnocratico-sanitaria che il mondo sta attualmente attraversando. Abbiamo deciso di riportare integralmente tale documento, piuttosto lungo e articolato, poiché riteniamo che rappresenti e costituisca una vera e propria svolta. Migliaia di medici di tutto il mondo stanno, ora dopo ora, sottoscrivendo questo importante documento, con l’intento di far sentire la propria voce. Su France Soir l’elenco dei sottoscr

Transizione scientifica all'autoconsumo

Bisogna trovare il modo di convincere l'opinione pubblica del mondo occidentale che l'alternativa al capitalismo non può consi- stere in un ritorno semplicistico ai rapporti naturali dell'autoconsu- mo.  Occorre un processo di transizione. Dobbiamo cioè tornare alla semplicità del passato ma con la coscienza del presente. Ciò significa che non possiamo rinunciare a tutte le scoperte tecno-scientifiche. Se valesse il principio secondo cui bisogna anzitutto soddisfare i bisogni fondamentali di ogni indi- viduo, noi dovremmo rinunciare a quegli aspetti del progresso che appaiono superflui, inessenziali. Oggi abbiamo la consapevolezza democratica che gli sforzi per migliorare le conquiste tecnologiche non servono a nulla se non sono finalizzate al bene comune. Ora, siccome questo bene comune non viene mai soddisfatto dal suddetto progresso, poiché permango- no ingiustizie dovute ai rapporti antagonistici sul piano socioecono- mico, forse è giunto il momento di dire: rinunciamo

LA PROPRIETÀ È IMPORTANTE.

Permettiamo che solo il proprietario dei suoi beni può prestarli i cioè diventare creditore degli oggetti che si presta. Può esserci una promessa di un prestito di un oggetto che si deve ancora realizzare, ma comunque chi presta ha sempre la proprietà dell'oggetto che si promette di prestare. La proprietà è importante. Può mai un oggetto nascere come un  DEBITO, senza che ci sia un proprietario?  No, semmai l'oggetto può diventare un debito solo dopo la sua nascita, e comunque ci sarà sempre un proprietario che presta.  Per esempio può mai un cavallo nascere col segno  meno, mi spiego meglio: può mai un cavallo nascere come - un cavallo?  No, semmai un cavallo può essere prestato dall'allevatore, che ne ha la proprietà, ad un'altra persona, ma il cavallo già esiste. Lo stesso discorso vale per un quadro d'autore, per un'automobile, per un orologio, per una pentola e per qualsiasi altro oggetto che, prima di essere prestato dal proprietario,  (cioè diventare ogge

LO STATO TERAPEUTICO

Ovvero la Medicina come istituto di controllo sociale. All’inizio degli anni ’70 il filosofo Irving Kenneth Zola descriveva l’idea di uno Stato che si avvale degli strumenti e dell’autorevolezza della medicina per imporre la propria agenda politica, di uno Stato nel quale la medicina, in quanto <<istituto di controllo sociale>>, “sta diventando il nuovo depositario della verità, il luogo in cui i giudizi assoluti e spesso finali sono espressi da esperti presentati come moralmente neutri e obiettivi.  E questi giudizi sono espressi non in nome della virtù o della legittimità, ma della salute” (I.K. Zola, Medicine a san Institute of Social Control, in <<The Sociological Review>>, 1 novembre 1972). Il concetto fu sviluppato, tra gli altri, dallo psichiatra Thomas Szasz, autore nel 1984 di “The Therapeutic State” sui moventi politici delle tassonomie e delle terapie applicate alla salute mentale.  Nel 2001, in “Pharmacracy: Medicine and Politics in America”, Szasz a

Le cinque scimmie

Questo è un esperimento condotto nel 1966 dallo scienziato americano Gordon Stephenson del Dipartimento di Zoologia dell’Università del Wisconsin.  In questo esperimento sullo studio del comportamento animale, cinque scimmie Rhesus (un macaco di origine asiatica) furono messe all’interno di una gabbia con una scala in cima alla quale c’era un casco di banane.  Alla vista di queste, una delle scimmie si arrampicò sulla scala per raggiungerle, ma, appena lo fece, lo sperimentatore le spruzzò addosso dell’acqua gelida.  La stessa sorte toccò poi, a ruota, alle altre quattro scimmie.  Il deterrente dell’acqua fredda riuscì a inibire il comportamento innato dei macachi solo per un certo periodo, e si riaccese presto nelle creature il desiderio di cibarsi delle banane poste in cima alla scala.  Un’altra delle scimmie, infatti, tentò di salire sulla scala, ma venne prontamente ricacciata indietro dallo sperimentatore con un potente getto d’acqua fredda.  E così si ripettette, fin

L’autunno che cambierà la storia del mondo

Lo scorso sabato sera c’era davvero una insolita fila di auto blu sotto casa di Mario Draghi . I media non hanno reso noti i nomi dei personaggi che hanno preso parte all’inconsueta riunione, ma non è difficile immaginare che si sia trattato di figure di primissimo livello. Quello che è accaduto nell’appartamento romano dell’ex governatore di Bankitalia assomiglia molto ad una anticamera di consultazioni da prossimo presidente del Consiglio in pectore. Mario Draghi si muove e parla già come se fosse a palazzo Chigi. Prima di questo incontro, l’uomo di Goldman Sachs aveva tenuto un discorso nel parterre annuale di Comunione e Liberazione, nel quale scagliava accuse contro chi “ha messo a rischio il futuro dei giovani” .  Se Draghi voleva davvero individuare il responsabile della vita di incertezze e di precarietà permanente nel quale la feroce applicazione delle dottrine ordo e neo liberali imposte da Bruxelles e dalla grande finanza internazionale hanno ridotto le giovani