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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

Manifesto Capitalista – introduzione al capitalismo inclusivo

Mortimer Adler nel 1958 scriveva una densissima prefazione al “Manifesto Capitalista” di Louis Kelso, attribuendo però a quest ultimo tutto il merito per il contenuto dell’opera, per cui egli rifiutava ogni credito. La teoria del capitalismo, che io amo definire “inclusivo”, fu progressivamente definita da Louis Kelso  in diverse opere, di cui le due principali – “The Capitalist Manifesto” e  “The New Capitalists”  – sono disponibili gratuitamente on-line, ma solo in lingua inglese, non essendo mai state tradotte in italiano. L’idea di proporre il programma rivoluzionario del capitalismo inclusivo, basato sulla teoria binaria dell’economia, con il mezzo di un manifesto è da attribuire allo stesso Adler, mentre la teoria di base è il prodotto del lavoro personale della riflessione di Kelso. L’obiettivo era far comprendere il nuovo capitalismo al mondo occidentale, in quanto faro della società democratica del mondo che solo si proponeva l’obiettivo di creare una società pien

Basta-piagnistei-facciamo-la-rivoluzione-partendo-dalle-comunita-locali

Scusatemi. Faccio ammenda.Devo ammettere che anche io spesso e volentieri mi sono lasciato scappare improperi sul nostro Paese. Mi sono lamentato che siamo dei pecoroni, che siamo un popolo mafioso, mi sono lasciato andare,scusatemi, ai molti luoghi comuni legati al fatto che non siamo in grado di fare una rivoluzione popolare per rovesciare le sorti di un’Italia del perenne oblio. Se fossi in altra sede direi ancora una volta che la vera rivoluzione da affrontare è quella dentro di noi. Continuo ad esserne convinto, ma sono anche convinto che forse non siamo ancora pronti ad affrontare certi argomenti in certe sedi. Per questo vi evito ogni cagata new age. Ogni frase ad effetto tra lo spirituale ed il pensiero positivo. Quelle frasi che contengono concetti così banali quanto assoluti. Che ti fanno una grande persona se li pratichi con umiltà ogni giorno.Oppure ti fanno un grande sfigato se vai pontificandoli in giro per erigerti a guru in tempi che ci richiedono ben altre responsabili

GRAFICO ECONOMICO (Sovranità, debito e moneta)

Questo grafico ha l’ambizione e la funzione di dimostrare che il 93% del nostro problema economico è causato dall’ipertassazione, oltre che dalla privatizzazione delle attività pubbliche, piuttosto che dalla Moneta privata e dal Debito Pubblico, che sono un problema, un problema planetario, di carattere piu’ generale, ma direttamente ai cittadini italiani pesano solo pe il 7%.  MONETA DEBITO E IPERTASSAZIONE La Moneta è solo una unità di misura, un un documento contabile di credito, un mezzo di scambio, se la moneta è pubblica, il deficit, che è la necessità dello Stato di avere piu’ denaro di quello che entra dalla fiscalità generale, è un credito, se la moneta è privata, il deficit si trasforma in debito, il Debito Pubblico e gli interessi che si devono pagare di conseguenza.    Ma uno Stato come il nostro, che vive di trasformazione, cioè compra materia prima all’estero al 3/6% del prezzo del prodotto finito, lo trasforma e lo rivende all’estero al 100% del prezzo, do

L’ABC del MOSE per vecchi e nuovi fans

Premessa: solo i critici più ingenui del MOSE pensavano che “non avrebbe funzionato” nel senso che non si sarebbe mai riusciti a tirare su le 78 paratoie incernierate nei cassoni di alloggiamento posati sul fondo delle tre bocche di porto, separando mare e laguna per un certo lasso di tempo e, per quel tempo, proteggendo Venezia dall’acqua alta. È quello che avviene in queste ore e che è avvenuto una ventina di volte da quando il MOSE è stato messo in funzione davvero, dopo qualche prova, il 3 ottobre 2020. I critici più avveduti hanno sempre pensato che dopo un trentennio almeno di piani, tentativi, progetti, lavori, dopo una montagna di soldi spesi, al di là della corruttela, dell’arbitrio pieno sulle spese da parte di controllori che controllavano sé stessi e il proprio operato, del pesante condizionamento di politica, economia, cultura, università, della città nel suo insieme, almeno il risultato di tirar su quelle paratoie per un certo tempo – vedremo quanto – sarebbe infine stato

Il G20 approva l’introduzione di passaporti vaccinali e identità digitali globali

Tra i molti temi che sono stati trattati all’ultimo G20 di Bali – il raduno delle più grandi economie del mondo – non è mancato quello sulla gestione sanitaria globale in vista della previsione di “future pandemie”, già pronosticate dalle istituzioni internazionali. Il G20 – facendo proprie le istanze di trasformazione radicale della realtà sociale e politica propugnate da alcuni potenti organismi internazionali – ha incluso nella risoluzione finale del vertice indonesiano la necessità di adottare standard comuni di passaporti vaccinali oltreché sistemi di identità digitali . Dal blog https://www.lindipendente.online  «Riconosciamo l’importanza di standard tecnici e metodi di verifica condivisi, nel quadro dell’IHR (2005), per facilitare i viaggi internazionali senza soluzione di continuità, l’interoperabilità e il riconoscimento di soluzioni digitali e soluzioni non digitali, compresa la prova delle vaccinazioni. Sosteniamo il dialog

L'elefante incatenato

Quando ero piccolo adoravo il circo, mi piacevano soprattutto gli animali. Ero attirato in particolar modo dall’elefante che, come scoprii più tardi, era l’animale preferito di tanti altri bambini. Durante lo spettacolo quel bestione faceva sfoggio di un peso, una dimensione e una forza davvero fuori dal comune… Ma dopo il suo numero, e fino a un momento prima di entrare in scena, l’elefante era sempre legato a un paletto conficcato nel suolo, con una catena che gli imprigionava una delle zampe.   Eppure il paletto era un minuscolo pezzo di legno piantato nel terreno soltanto per pochi centimetri. E anche se la catena era grossa e forte, mi pareva ovvio che un animale in grado di sradicare un albero potesse liberarsi facilmente di quel paletto e fuggire. Era davvero un bel mistero. Che cosa lo teneva legato, allora? Perché non scappava?   Quando avevo cinque o sei anni nutrivo ancora fiducia nella saggezza dei grandi. Allora chiesi a un maestro, a un padre o a uno zio di risolvere il m

La nostra vita è una menzogna.

 La tua vita non rappresenta la vita reale. Vivi in una bolla, ereditata in gran parte dalla tua famiglia, dalle tradizioni, credenze, religioni, conoscenze, timori, pregiudizi, superstizioni, opinioni, integrati per garantire la sopravvivenza della tua stessa vita. Se analizzi tutto ciò approfonditamente, ti renderai conto di essere un sottoprodotto di quello che hanno pensato, detto e fatto altri al tuo posto, per te… senza chiedertelo. Quello che i tuoi concetti, le tue religioni e le tue credenze sembrano, non seguono la verità, ma il tuo contesto socio-culturale. Infatti, ti sei mai chiesto quali sarebbero le tue credenze se fossi nato altrove? Probabilmente sarebbero molto differenti da quelle che hai ora. Quindi? Che cosa di rende diverso?    E’ il ‘pacchetto’ di credenze che è stato depositato nella tua mente. Tu pensi quello che sai e diici quello che pensi, ma le informazioni che hai nella tua mente sono state messe lì strategicamente da quando eri un bambino e così fino ad o

"DISPERSIONE NELLE SCUOLE"

Alla "luce" della Transizione Energetica, Vale almeno 100 MILIONI DI EURO all'anno Ho trovato 100 Milioni di Euro, buttati dentro le scuole e nessuno li raccoglie, siamo così ricchi che gli "spiccioli" li buttiamo via. Mi spiego, sono li e nessuno li vede e li vuol vedere.... possibile. ? Ho io le visioni ? Sono 40 anni che insegno e da 36 anni mi occupo di tecnologie rinnovabili e tecnologie per il Risparmio Energetico o per meglio dire l'Uso Razionale ed Efficiente dell'Energia. Sto parlando della vergognosa " Dispersione Energetica nelle Scuole"    Con la legge 10/1991 (31 anni fa) entro il 30 Aprile di ogni anno le aziende pubbliche e private hanno OBBLIGO di nominare il Responsabile per l'uso Razionale ed Efficiente dell'Energia, più noto all'Inglese oggi come Energy Manager, ma mai nessuno lo ha visto essendo un "fantasma" e sapendo che le pubbliche amministrazioni sono ad oggi inadempienti all'80%.   Nelle Sc

LA LUNGA NOTTE DELL' ITALIA.

Ilva e Alitalia, Fca in fuga, Whirlpool ed Embraco, e poi altri mille “tavoli di crisi” che disegnano il tramonto del sistema industriale italiano.   Chi si concentra solo sulle notizie del giorno – “è colpa di chi ha messo in discussione lo ‘scudo legale’”, “non si cambiano le regole in corso d’opera”, “ArcelorMittal voleva solo 5.000 esuberi e ha giocato sporco”, ecc. – è destinato a non vedere luce. O, come si dice ragionando seriamente, a guardare l’albero e non vedere la foresta.   C’è un paese che sta affondando nella de-industrializzazione, senza peraltro avere mai costruito un modello di sviluppo alternativo, senza aver programmato e incentivato qualcosa di diverso. Le colpe vanno equamente divise tra una classe imprenditoriale di inqualificabile viltà e una classe politica, se si può, anche peggiore. Entrambe, davanti alla costruzione europea che toglieva sovranità alle scelte economiche, hanno reagito fuggendo.  Gli imprenditori girando i loro profitti nella finanza speculati