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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

Energia e moneta a confronto.

Convegno “Efficienza energetica e sostenibilità: dal dire al fare”.  Il ciclo dell’energia muove il mondo; tutto produce o assorbe energia, ma i ritmi della produzione e dei consumi energetici sono sempre più diffusamente dipendenti dalle logiche dell’economia monetaria, prima fra tutte quella della crescita. La centralità del ciclo monetario nell’economia moderna ha avuto fra i suoi effetti principali la deterritorializzazione del sistema-mondo e l’idealizzazione della sua dinamica, mossa dal circuito investimenti-consumi, a loro volta mossi dalla moneta. La modernizzazione tecnologica ha dato dal canto suo un’altra vigorosa spinta in questa direzione – non importa quanto reale e quanto percepita - con le tappe della trasformazione che definiscono il “progresso” e che hanno nella trasformazione tecnica dell’energia le loro manifestazioni più eclatanti (épatant, direi, pensando alla Tour Eiffel illuminata a salutare e simboleggiare l’avvento del XX secolo), soprattutto l’elettricità, c

Le idee non hanno ali per volare...

A differenza di quanto accade nei settori professionali in cui la progettazione è giuridicamente definita ed economicamente inquadrata, in Italia,  questo fenomeno si manifesta, per usare un eufemismo, più di rado, quasi che progettare un piano di sviluppo locale sia giochino da ragazzi.  Abbiamo daltro canto dinastie d’ingegneri o di esecutivi che hanno ingobbito sui tecnigrafi generazioni di architetti. Senza scherzare oltre, è doveroso riconoscere che tale abitudine non trova corrispondenza nei paesi più civili, dove la progettazione è considerata una fase cruciale, il fattore critico del successo di qualsivoglia iniziativa ,cui dedicare il giusto tempo e riconoscere un idoneo compenso, con stanziamenti di budget che sull’italico suolo non vengono riservati nemmeno a talune fasi realizzative. Lo sviluppo di uno spin-off : di norma non si fa gratis, ma esigono la giusta remunerazione del tempo dedicato e il riconoscimento del loro ruolo. Perché l’economia della conoscenza è diversa d