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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

Riforma della gestione dei rifiuti urbani

Obiettivo : Riforma della gestione dei rifiuti urbani Segnalo questa proposta ENEA, ... https://www.enea.it/it/seguici/sviluppo-sostenibile/le-proposte/la-riforma-della-gestione-dei-rifiuti-urbani Questa mia relazione è stata presentata come proposta di legge per il parlamento nazionale su Rousseau ottenendone l'approvazione , dopo di che non ho avuto altre notizie. Il costo della raccolta e del riciclo vale per gli italiani 10 miliardi di euro, molto spesso la tassa non viene pagata, mettendo in difficoltà gli enti locali nel mantenere buoni livelli di servizi ai cittadini..... Stato della legislazione http://www.lavoripubblici.net/evoluzione-della-normativa-italiana-in-materia-di-ambiente-e-rifiuti/ Descrizione   Il primo principio dovrebbe essere quello di attribuire i costi di gestione dei rifiuti ai soggetti che immettono sul mercato prodotti potenzialmente generatori di rifiuti. Applicando un adeguato Contributo ambientale a carico dei produttori/importatori di

PROPAGANDA, PERCEZIONE E REALTÀ

«Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità», «Me la ricordo l’Italietta della liretta!», «Siamo un Paese di corrotti e lavatavi», «La Germania è più virtuosa e credibile, è la locomotiva d’Europa», «L’Europa ci ha regalato 70 anni di pace», «L’Italia è un Paese di analfabeti funzionali», «Il debito pubblico è un fardello sulle spalle delle generazioni future», «Lo Stato è come una famiglia», «In Italia usano tutti il contante perché è un Paese di evasori».  E si potrebbe andare avanti a lungo. I luoghi comuni che servono a giustificare le politiche deflattive, di austerità, quelle che aumentano le disuguaglianze, nascono da una propaganda che punta principalmente su una vuota esterofilia e un autorazzismo colpevolizzante. È soprattutto caratterizzata, la propaganda liberale, da una scarsissima aderenza alla realtà. Spesso nulla. Al punto di arrivare addirittura a stravolgerla. Ci hanno fatto talmente tanto il lavaggio del cervello ch

Perché gli ignoranti pensano sempre di aver ragione? L’effetto Dunning-Kruger

Quando l’oracolo di Delfi disse a Socrate che era l’uomo più saggio sulla Terra, Socrate rispose dicendo: “Io so di non sapere”. Socrate sapeva che c’erano tante cose che non conosceva, ed era sicuro solo di una cosa, e cioè che in realtà non sapeva nulla. Era l’accettazione di questa condizione a renderlo così saggio. La consapevolezza di non sapere è sempre stata una rarità, ancora di più nel mondo odierno. Infatti oggi assistiamo a conversazioni in cui persone totalmente inesperte in uno specifico campo si elevano a intenditori specializzati, esprimendo forti opinioni sugli argomenti più disparati, dagli affari alla politica. Questo fenomeno, detto “effetto Dunning-Kruger”, non è una malattia mentale o una sindrome: è presente in tutti noi in diversa misura. L’effetto Dunning-Kruger è un pregiudizio cognitivo, una distorsione che induce le persone con poca o nessuna conoscenza sull’argomento di cui si sta parlando, a non essere in grado – a causa della loro in

«Tutta colpa degli economisti»

Secondo un libro che ha fatto discutere, se la nostra economia ristagna e le democrazie sono in crisi la colpa è di un gruppo di studiosi sempre più influente negli ultimi decenni di Davide Maria De Luca Nella vecchia Unione Sovietica gli economisti non erano molto popolari. La dottrina politica ufficiale del partito, il marxismo-leninismo, aveva già fornito tutte le risposte ritenute necessarie per creare prosperità e giustizia sociale: non c’era bisogno di scienziati che offrissero altre spiegazioni.  «I politici davano gli ordini e agli economisti era concesso di trovare ragioni per cui quegli ordini erano da considerarsi molto intelligenti», ha scritto Francis Spufford, nel suo romanzo sull’economia sovietica L’ultima fiaba russa . Curiosamente anche al di qua della Cortina di ferro, nel cosiddetto “mondo libero”, la situazione era abbastanza simile. Per tutto il primo quarto di secolo dopo la fine della guerra gli e

Moneta pubblica

COME FUNZIONEREBBE LA CIRCOLAZIONE MONETARIA CON UNA MONETA PUBBLICA DI STATO CHE SI SOVRAPPONE ALL’EURO E LA FISCALITA’ A SCAMBIO CHE SOSTITUISCE QUELLA A FONDO PERDUTO, E SOPRATTUTTO SENZA DEBITO PUBBLICO ? E’ molto semplice, in un sistema del genere è lo Stato che crea la Moneta, non ha bisogno di chiedere denaro a prestito a soggetti privati emettendo titoli di Stato, con il Tesoro, e la uti lizza per pagare la spesa pubblica.  Pagando la spesa pubblica accredita la moneta, immette in circolazione il denaro necessario. Il denaro in circolazione deve essere in quantità più o meno quello del valore della ricchezza reale scambiata, beni e servizi, se si crea troppo denaro, molto superiore al valore dello scambio di ricchezza reale, si crea inflazione, cioè, i beni e servizi aumentano di prezzo, e si crea svalutazione, il denaro perde il suo valore, perche ricchezza reale e denaro in circolazione tendono sempre a raggiungere lo stesso livello di valore, quindi stampar

La guerra delle monete

Scopro che sul Financial Times, ossia il sacro commentario al dogma del liberismo finanziario speculatore, il 24 aprile nientemeno che Martin Wolf (gran sacerdote della suddetta religione) rompe il tabù supremo, rivelando gli arcana del business bancario: « Strip private banks of their power to create money », ossia: strappiamo alle banche private il potere di creare moneta. E Wolf propone che alla prossima crisi si instauri un sistema monetario a riserva totale: 100% money. «Non succederà adesso – sancisce il sacerdote – ma ricordate la possibilità. Quando arriva la prossima crisi, dobbiamo essere pronti». È il segreto che alla Bocconi non rivelano nemmeno agli iniziati: che le banche creano denaro dal nulla . Anche i direttori di banca credono che la loro banca presti i soldi che i risparmiatori vi hanno messo in deposito. Errore, o più precisamente, miraggio e sofisma. La banca opera (come dice il gergo tecnico fatto per nascondere la verità ai profani) in regi

L’unico evasore totale è lo Stato

 I giornaloni si eccitano per i presunti "evasori totali" scovati dalla Guardia di finanza. Ma per massacrare il contribuente bastano e avanzano le imposte indirette: Iva, imposte catastali (in aumento), bolli, accise, tasse sui conti correnti e sui titoli... Qui il "ladro" è chiunque incrementa la spesa pubblica I giornali non vedono l’ora di poter sparare titoli in prima pagina tipo questo: “ Fisco , nei primi cinque mesi scoperti oltre 3 mila evasori totali ”. Sulle ali dell’eccitazione, nell’articolo scrivono: “Sono 3.070 evasori, tra cui anche persone e società che hanno nascosto all’estero i propri redditi, non dichiarando nulla in Italia, dicono i dati diffusi dalla Guardia di finanza in occasione del 240esimo anniversario del Corpo”. Ora, al netto del fatto che la stragrande maggioranza di coloro che vengono additati come evasori finiscono per vincere in tribunale le loro cause, lasciatemi ripetere – per l’ennesima volta – che l’ evasore t