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Visualizzazione dei post da gennaio, 2023

Il paradosso della stupidità

Non sempre al lavoro le persone intelligenti vengono incoraggiate a pensare. Un nuovo libro spiega perché certe organizzazioni accettano (e sponsorizzano) alcuni atteggiamenti idioti dei propri dipendenti  Chi lavora lo sa o comunque gli conviene impararlo in fretta: meditare a fondo sui problemi e porre domande scomode è sconsigliato. Non paga mai. Anzi. Parte da qui The Stupidity Paradox   il nuovo libro di André Spicer , professore di Comportamento organizzativo alla Cass Business School , e di Mats Alvesson , professore di Amministrazione aziendale all' Università di Lund , che esplorano, appunto, quello che loro chiama "il paradosso della stupidità", spiegando come una dose di idiozia sia in qualche modo funzionale in azienda. Certe organizzazioni accettano atteggiamenti assurdi che spaziano dal culto della leadership fino all'eccessivo affidamento su marchio e immagine. Stando alla tesi degli autori un dose di stupidità può essere utile e produrre b

Se un uomo è uno stupido

"Se un uomo è uno stupido, non lo emancipi dalla sua stupidità col mandarlo all'università. Semplicemente lo trasformi un uno stupido addestrato, dieci volte più pericoloso." Desmond Bagley 1923-1983  Giornalista scrittore inglese   "Non confondere mai l'istruzione con l'intelligenza. Puoi avere un dottorato di ricerca. ed essere ancora un idiota." (Never confuse education with intelligence. You can have a Ph.D. and still be an idiot.) Prof. Richard Feynman   “Il problema non è che le persone siano ignoranti. Il problema è che le persone sono istruite quel tanto che basta per credere a ciò che è stato loro insegnato e non abbastanza istruite per mettere in dubbio qualsiasi cosa da ciò che è stato insegnato loro.” Richard Feynman   "Questa è la prima epoca storica in cui gli intellettuali sono più stupidi della gente comune." Costanzo Preve   "Sbriciolare la tradizione: quello in cui non doveva riuscire l'anarchico con le sue idee e gli

SIAMO LA GENERAZIONE PIÙ SFIGATA E INETTA DELLA STORIA

Una cruda analisi sulle insufficienze civili di una generazione che “stranamente” non capisce più il presente. qui il video dell’articolo Pubblicato nella prima stesura con un titolo ritoccato su IL GIORNALE D’ITALIA qui: https://www.ilgiornaleditalia.it/news/costume/429749/generazione-anni-60-nel-2022-siamo-generazione-piu-sfigata-della-storia.html di Massimo Franceschini pubblicato anche su Attivismo.info e Sfero Per me è difficile scrivere questo articolo, anche emotivamente, ma ciò che mi spinge è solo la drammatica osservazione di un presente che mi impedisce di non dire ciò che penso, per quel che possa valere: probabilmente siamo la generazione più “sfigata” della storia; intendo quelli nati entro i primi anni ‘60 del secolo scorso. Perché tale sentenza? Perché abbiamo fatto in tempo ad assaporare un passato assai diverso dall’oggi, per poi sperimentare sulla nostra pelle il progressivo incedere della distopia tecnocratica senza riuscire

Cassandra

Lo sapevate che... il mito di Cassandra ci insegna che la verità, specialmente se scomoda, resta spesso inascoltata.    Cassandra era una principessa troiana che aveva il dono della preveggenza.  Le sue capacità tuttavia la rendono un’emarginata: è biasimata dai suoi parenti perché profetizza eventi luttuosi e nonostante la veridicità delle sue profezie, viene trattata come una folle e creduta, quando ormai è troppo tardi.    Il dio Apollo, infatti, a seguito del rifiuto ricevuto nel tentativo di sedurla, la punì togliendole il dono della persuasione.   Il destino di Cassandra è il destino di coloro che sanno interpretare gli eventi, che tentano di avvertire la comunità di un pericolo imminente, ma che proprio in virtù della loro saggezza vengono derisi e restano inascoltati.    La saggezza di Cassandra viene rifiutata, perché si fa portavoce di tutte quelle verità scomode che non è sempre piacevole udire.  Chi parla con sincerità viene spesso frainteso e negli agoni politici il popolo

STA CAMBIANDO LA NARRAZIONE SUL COVID?

L’ultima settimana è stata veramente ricca di notizie e di “inversioni a U” in materia di Covid e di gestione pandemica, al punto che possiamo ipotizzare che sia in corso un decisivo cambio di rotta nella narrazione mainstream.   Vediamo di passare in rassegna le notizie principali: - La notizia principale è senza dubbio la netta presa di posizione sia dell’OMS che dell’EMA contro i booster, ovverosia contro la politica dei richiami vaccinali ravvicinati permanenti. L’OMS ha dichiarato che è ormai evidente che i vaccini esistenti hanno un bassissimo impatto sulla prevenzione dell’infezione e della trasmissione, soprattutto nei confronti di Omicron, e che «andrebbero sviluppati vaccini contro il Covid-19 che abbiano un alto impatto sulla prevenzione dell’infezione e della trasmissione oltre che sulla prevenzione di malattie severe e morte».    Fino a quel momento, secondo l’OMS, non ha senso continuare ad effettuare richiami con i vaccini esistenti. «Una strategia di vaccinazione basata

I Rothschild in Italia

Con quali mezzi e in quale misura Casa Rothschild tenne in scacco i singoli Stati che, dal 1861, sarebbero confluiti nel Regno d’Italia? Quali rapporti si instaurarono tra i vari governanti della penisola italica e questa potente famiglia di banchieri? Come e perché l’Inghilterra coprì e finanziò la Spedizione dei Mille? Quali interessi economici avevano alcuni uomini al seguito di Garibaldi, in relazione all’annessione del Sud da parte del Regno sabaudo? E soprattutto: com’è possibile continuare a insegnare e a studiare la Storia senza considerare l’enorme peso che le logiche finanziarie e la sete di profitto di grandi istituti bancari come quello in questione, hanno sempre esercitato sul corso degli eventi? ☙ Ne I Rothschild in Italia , Pietro Ratto con le sue profonde capacità di ricerca, analisi e sintesi, ci rivela i fatti che hanno portato alla formazione del nostro Paese mostrandoci quello che viene normalmente ignorato dalla narrazione ufficial