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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Most cultural influence

Una serie di indici da consultare Focused on politics, economics, history, military affairs, sports, science and technology. In questo riquadro i paesi con la più alta influenza culturale   Un indice su cui sarebbe importante lavorare...! Su Facebook

Perché più aumenta il riscaldamento globale, più fa freddo

Il vortice artico che ha portato Chicago a 50 gradi sotto zero non smentisce il global warming, anzi lo conferma. Di Massimo Sandal Sono passati quasi quattro anni da quando James Inhofe, senatore repubblicano dell’Oklahoma, confutò in Senato ogni ipotesi di riscaldamento globale in atto portando in mano una prova incontrovertibile: una palla di neve raccolta subito fuori dal Campidoglio. C’è la neve, fuori, quindi non c’è nessun riscaldamento globale. Come si può battere questa logica? Farebbe molto ridere se non fosse una logica che praticamente ogni inverno si ripresenta. Berlusconi nel 2010 come argomento portò i suoi raffreddori. Donald Trump ha la fissa per questo argomento, su cui twitta ogni volta che fa un po’ fresco. L’ultima – o una delle ultime, nel caso ne abbia tirata fuori una nuova nel momento in cui leggerete questo articolo – è: "Ci sono 60 gradi sotto zero, le persone non possono stare all'aperto per più di qualche minuto: riscaldamento globale

Gli esperti

L’ errore degli esperti è quello di non considerare le conseguenze inattese, gli elementi della natura umana che rendono vana qualsiasi pianificazione accuratamente studiata, qualsiasi intervento sistematico, specie quelli meglio intenzionati. Non possiamo e non dobbiamo tentare di pianificare, programmare e controllare la vita; al contrario dovremmo basarci sulle sorprese che la vita reca con sé e prepararci ad esse. Si tratta quindi di una critica delle istituzioni e dei professionisti, nonché del modo con il quale essi contribuiscono alla disumanizzazione: le istituzioni creano i bisogni e ne controllano la soddisfazione. Così facendo, spingono l’essere umano e la sua creatività verso l’impotenza. Gli esperti e la cultura esperta richiedono la presenza di un numero sempre maggiore di esperti. Essi hanno la tendenza a creare cartelli, costruendo «barricate istituzionali», proclamando, ad esempio, il loro ruolo di controllo per l’accesso alla professione. Gli esperti control

Impatto ambientale della Nuova Linea Ferroviaria Torino-Lione

M. Clerico 1 , L.Giunti 2 , L.Mercalli 3 , M. Ponti 4 , A. Tartaglia 1 , S.Ulgiati 5 ,  M. Zucchetti 1 1 Politecnico di Torino 2 Commissione Tecnica della Comunità Montana 3 SMI – Società Meteorologica Italiana 4 Politecnico di Milano 5 Università Parthenope di Napoli Ecco la terza ed ultima  parte. La prima parte qui. La seconda parte qui L’articolo completo in inglese QUI. 4 Discussione Una delle principali giustificazioni ambientali dei progetti TAV – HSR  è il trasferimento di merci e passeggeri dalla strada alla modalità ferroviaria, con conseguente riduzione dei gas serra e altri inquinanti rilasciati dai motori di camion. I sostenitori del HSR propongono, come principali giustificazioni ecologiche dei progetti TAV, il risparmio energetico e l’attesa riduzione delle emissioni inquinanti, associato allo spostamento di una frazione di traffico merci e passeggeri dall’autostrada (con camion e auto private a benzina e gasolio) al traffico ferroviario mosso da ele

Pigrizia funzionale

L'nalfabetismo funzionale in Italia è una realtà , non è una definizione spocchiosa dei radical chic nei loro momenti di consapevolezza ultraterrena. L’Italia è la seconda nazione europea, al pari della Spagna e dopo il primato turco, per numero di analfabeti funzionali o low skilled, pari circa al 47% della popolazione totale (fonte PIAAC-OCSE, Rapporto nazionale sulle competenze degli adulti) Analfabetismo funzionale: pigrizia e ignoranza? Aggirandomi per i meandri dell’Internet, facendo zapping tra blog, siti e forum ho trovato un argomento di cui avevo sentito parlare poco o nulla che ha attratto particolarmente la mia curiosità.  Un argomento abbastanza ostico, di cui non vorremmo sentire parlare perché ci riguarda piuttosto da vicino. E che, nonostante i centinaia (se non migliaia) di siti che lo trattano, dibattiti su dibattiti, e una pagina di Wikipedia dedicata, sia ancora piuttosto sconosciuto.  Sto parlando dell’analfabetismo funzionale. Ho fatto

L’ITALIA E L’ITALIETTA

1- Partiamo col dire che la valuta in genere esprime le potenzialità di un “sistema paese” e finché tale Stato conserva le sue peculiarità e competitività la valuta che esprime potrà vantare la sua stabilità, al di là del nome con cui viene chiamata, non ha importanze se sono Fiorini, Grivna o uno Yen. 2- In un quadro generale e di sintesi i paesi possono esser suddivisi in due macro-categorie: paesi “materie-primisti” (che vivono vendendo all’estero le loro materie prime) e paesi a vocazione del manifatturiero “trasformatori” (trasformano le materie prime conferendo valore aggiunto).  Nella cerchia dei paesi trasformatori esiste inoltre la suddivisione relativa al quoziente della tecnologia, più o meno evoluta ed automatizzata, e al livello qualitativo, che varia dal prodotto di scarsa qualità (di massa) fino alla eccellenza (di nicchie con alta capacità di spesa).  L’Italia è sempre stato un paese: trasformatore con altissimo valore aggiunto e leader nelle eccellen

Economia umanistica: il manifesto di Valerio Malvezzi

«L’ economia umanistica è la sfida di questo secolo che seppellirà, come un incidente storico, quella capitalistica e quel pensiero neoliberista che ci racconta da decenni come il pianeta sia guidato dai mercati, mentre al contrario il mondo è guidato dalla libera mente dell’uomo. Quella mente, da secoli, si chiama Morale». Parole accorate, viscerali, che vengono dal profondo del cuore di un uomo consapevole, prima ancora che economista. Di un cittadino italiano che sta vedendo i suoi compatrioti, e non solo loro, soffrire, a causa di un sistema economico e sociale perverso. Un sistema che sta strozzando l’esistenza in favore del profitto, che sta distruggendo il lavoro per rimpinguare il capitale, che sta gonfiando a dismisura il fasullo ed al contempo sta distruggendo senza remore il reale. Quello di cui sopra è il testo che Valerio Malvezzi ha chiesto di firmare per aderire al suo Manifesto per un’Economia Umanistica, esposta magistralmente e nondimeno con adamantine sinc

Chiedersi Il Perché Delle Cose: Agire Sulle Cause E Non Sui Sintomi

Non ci si chiede più il perché delle cose . Nemmeno quelle più semplici. Tutti, oggi, si chiedono solamente cosa fare dinanzi ai continui problemi quotidiani che affliggono questa società e le persone che la popolano. E tutti propongono le loro soluzioni, a base di ricette magiche.   Una situazione tragicomica , perché come può essere possibile proporre delle soluzioni, se non sappiamo neanche qual è il problema?  E qui viene fuori un aspetto molto importante, caratterizzante, un analisi primitivista: ovvero, prima di chiederci che cosa fare , è importante che ci facciamo una domanda ancora più rilevante, più profonda, più intensa, che è: perché accade tutto questo? Perché se noi ci chiediamo cosa fare senza prima esserci chiesti che cosa sta succedendo , noi non ce la possiamo prendere con le situazioni o con il problema, perché non lo conosciamo, noi ce la possiamo soltanto prendere con gli effetti del problema, cioè con i sintomi esteriori, con le manifestazioni del problem