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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Il primo Great Reset

 “ Nell’agosto 1918 venne deciso di istituire una vera e propria “dittatura alimentare”. Lo Stato ebbe il monopolio completo degli approvvigionamenti […] introdusse un sistema di tessere alimentari con cui decideva cosa e in quale misura ciascuno poteva mangiare… noti scrittori, studiosi ed esponenti della società civile sgraditi ne furono vittime. […] Successivamente vennero proibite, senza eccezioni, tutte le attività economiche, perfino i più piccoli negozi di sarto, calzolaio o gelataio” “ Rispetto al 1913, tra il 1920 e il 21 la produzione industriale era calata dell’82 per cento e la produzione di cereali del 40 per cento. Le città si svuotarono perché i loro abitanti scapparono in campagna alla disperata ricerca di cibo.    La popolazione di Pietrogrado da quasi due milioni e mezzo di abitanti si ridusse a circa 740 mila, con un salto in meno pari ai due terzi della popolazione; nello stesso periodo Mosca perdette circa la metà dei suoi abitanti, mentre il totale della popola

Sovranità monetaria

Affermare oggi che la sovranità monetaria nell’Eurozona è degli Stati è un’idea rivoluzionaria e non condivisa da tutti, neanche tra i cosiddetti “sovranisti”. Per alcuni è un problema di ignoranza, nel senso che ignorano, perché la materia è complessa e interdisciplinare, per cui l’argomento non è sufficiente approfondirlo da un punto di vista economico e monetario, ma servono anche competenze storiche, finanziarie e soprattutto giuridiche. Per altri è un problema psicologico, perché hanno studiato tanto e sui libri sbagliati, che fanno fatica ad abbandonare l’idea che lo Stato abbia ceduto la propria sovranità monetaria, come racconta il mainstream. Poi ci sono quelli in malafede, perché cercano in tutti i modi di convincerti che la sovranità monetaria è stata ceduta, in modo che tu non cerchi neanche di porti il problema di poterla utilizzare, con il risultato che seguitano ad utilizzarla in modo surrettizio gli stessi banchieri privati che lo fanno da secol

Farsi vaccinare : si o no ?

Molti di noi hanno amici o familiari che hanno intenzione di farsi vaccinare. Forse credono veramente di essere in pericolo. Forse pensano che sia meglio prevenire che curare. Forse vogliono solo essere in grado di andare di nuovo al bar. Se conoscete qualcuno che ha intenzione di farsi vaccinare contro il Covid19, fategli queste cinque domande.  Assicuratevi che capisca esattamente il loro significato.   1. Sapevi che non abbiamo MAI vaccinato con successo contro nessun coronavirus? Non è mai stato sviluppato nessun vaccino di successo contro un coronavirus. Gli scienziati hanno cercato per anni di sviluppare un vaccino contro la SARS e la MERS, senza ottenere risultati. Infatti, alcuni dei falliti vaccini contro la SARS avevano effettivamente causato ipersensibilità al virus della SARS. Ciò significa che i topi vaccinati potevano contrarre la malattia in modo più grave dei topi non vaccinati.   2. Sapevi, che di solito, ci vogliono 5-10 anni per sviluppare completamente un vaccino? L

Diritti incomprimibili !

Ogni tanto pubblico questa sentenza ... è molto chiara, che cosa altro aggiungere ? Sono passati più di quattro anni, e non mi pare che sia stata al centro dell'attenzione come meriterebbe. La Corte non afferma alcun nuovo principio, ne difende uno esistente sin dalla prima approvazione della Carta.  L’ adesione allo SME e la cieca attuazione delle politiche euopee in materia di pareggio di bilancio lo avevano semplicemente annichilito sulla base di una presunta insostenibilità dei costi del suo esercizio.    La Corte dice: è il meccanismo del pareggio di bilancio (pareggio, l’ equilibrio è un’altra cosa) a dover tener conto dell’esercizio di un diritto e modellarvisi, non il contrario.    Perchè? Poichè la prima parte della Costituzione pullula di diritti cosiddetti “incomprimibili”, si pensi al diritto al lavoro, al diritto alla salute, la tutela del risparmio, il diritto al giusto salario.    Questi diritti non sono statue di bronzo, cioè cavi al loro interno, quindi ne va tute

NO A DRAGHI, NO AL GATTOPARDISMO TECNOCRATICO

Quanti sono i Draghi? Chi arriva è forse il sacerdote delle privatizzazioni e del rigore finanziario che ci ha regalato trent’anni di declino in bilico fra austerity e salvataggi di banche?  Oppure arriva quello che invece nel 2020 auspica livelli di debito pubblico molto più elevati e va contro l’austerity?  O arriva quello recente del G30 che parla di default selettivo? Sappiamo quali sono i Draghi che ci sono stati, ma dobbiamo sapere quale Mario Draghi ci sarà.  Se si forma la maggioranza su un programma vetero-europeista (come quello che il M5S ha abbracciato da un po’ di tempo in qua rovesciando la propria storia), il compito di Draghi è il 'pre-default selettivo dell'Italia'. Ossia, dopo una caduta del 9 per cento del PIL, scegliere chi far sopravvivere e chi sacrificare.  Non ci sono montagne di miliardi in vista con il c.d. Recovery Fund. Non è nemmeno un Piano Marshall. Questa è una strabiliante propaganda con cui la politica italiana si è auto-intossicata. Sarà u

L'Anticiclone delle Azzorre non è più il protagonista delle Estati Mediterranee?

(a cura di Massimo Marchetti) 23 Giugno 1907: non ho trascritto erroneamente la data di quella carta isobarica raffigurata qui, ma è davvero la configurazione meteorologica di 100 anni fa. Rappresenta un fotogramma di una ormai forse perduta normalità meteorologica: si può vedere un appendice dell’alta pressione atlantica che si protende verso il Mediterraneo e la nostra Penisola. Statisticamente era proprio fra la terza e la quarta settimana di giugno che l’alta pressione iniziava ad affermare il suo predominio europeo estivo, frammentata solo da qualche veloce fronte nord atlantico. L’estate aveva un sapore decisamente gradevole con temperature che si portavano di poco oltre i 30°C al nord e qualche grado in più al centro sud. Ma solitamente questo accadeva nelle due settimane più calde dell’anno: l’ultima di luglio e la prima di agosto. L’alta pressione delle Azzorre non raggiungeva mai elevati valori barici, per cui su rilievi e occasionalmente in pianura si manifesta

«Il valore del diritto»

Del prof. Giacinto Auriti . La presentazione è di Nicola Arena, di «Sete di Giustizia» Un economista non si sforza di capire la natura giuridica dello strumento con il quale lavora, ossia della moneta, allo stesso modo come uno chef non si preoccupa di comprendere la struttura molecolare e le tecniche di produzione dell’acciaio, delle altre leghe metalliche e di tutta la tecnologia concernente la fabbricazione delle pentole. Il valore racchiuso nella moneta, non si riferisce alla sua struttura materiale, ma all’essenza spirituale di essa. Gli equivoci nascono per una particolare caratteristica del denaro, che è abilmente celata dai grandi manipolatori del sistema monetario mondiale. La moneta è una fattispecie giuridica, oggetto di obbligo e, al tempo stesso, di diritto per i cittadini e svolge un ruolo determinante per la sopravvivenza della specie umana e per la sua libertà. Moneta oggetto di obbligo e oggetto di diritto E’ oggetto di obbligo, perché lo Stato, attrave