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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

COME SI CALCOLA IL SISTEMA E LA PRESSIONE FISCALE IDEALE ?

Non puoi inventarti un alternativo sistema fiscale a capocchia ! Molti si inventano nuove forme di tassazione, io ne ho viste e sentite di tutti i colori, quello che vuole stampare denaro al posto delle tasse, quello che vuole tassare il denaro, quello che vuole tassare i depositi, quello che vuole tassare solo il netto, cioè il netto dopo le spese di quello che rimane in deposito, quello che voleva mettere una tassa unica, l’Iva al 100% ed eliminare le imposte sul reddito, quello che vuole eliminare il denaro e chi piu’ ne ha ne metta. Per stabilire un sistema fiscale e per stabilire la pressione fiscale di questo sistema è necessario partire da alcuni dati principali : 1) La tipologia dell’economia del paese sottoposto al calcolo, se ha materie prime, se ha una economia basata sulla finanza, se ha una economia basata sul turismo o se è un paese trasformatore, cioè compra materia prima all’estero, la trasforma e poi la rivende come prodotto finito sempre all’estero ed anche sul merc

ADDIO NEURONI

“Il QI medio della popolazione mondiale, che dal dopoguerra alla fine degli anni '90 era sempre aumentato, nell'ultimo ventennio è invece in diminuzione... È l’inversione dell’effetto Flynn. Sembra che il livello d’intelligenza misurato dai test diminuisca nei paesi più sviluppati.   Molte possono essere le cause di questo fenomeno. Una di queste potrebbe essere l'impoverimento del linguaggio. Diversi studi dimostrano infatti la diminuzione della conoscenza lessicale e l'impoverimento della lingua: non si tratta solo della riduzione del vocabolario utilizzato, ma anche delle sottigliezze linguistiche che permettono di elaborare e formulare un pensiero complesso.   La graduale scomparsa dei tempi (congiuntivo, imperfetto, forme composte del futuro, participio passato) dà luogo a un pensiero quasi sempre al presente, limitato al momento: incapace di proiezioni nel tempo.   La semplificazione dei tutorial, la scomparsa delle maiuscole e della punteggiatura sono esempi di “

La matrice che ci imprigiona

Siamo imprigionati all’interno di un quasi-mercato manipolato ed etero-diretto da conglomerate ed istituzioni finanziarie il cui obiettivo di fondo è di appropriarsi di risorse dell’economia reale, attualmente di proprietà degli Stati, delle famiglie e delle imprese (vedi mio articolo “Da modelli di sviluppo a meccanismi di appropriazione”). Ma chi tira le fila di questo sistema? Chi sono i burattinai?  L’architrave del sistema poggia su poche grandi conglomerate definibili come “ super-entità ” per la forza d’urto, per la trasversalità settoriale e la transnazionalità della sfera d’azione. Tra queste, vale la pena citarne almeno quattro. BlackRock, posseduta principalmente da Merrill Lynch (al 49,8%), a sua volta posseduta da Barclays, State Street Corporation, Axa, Vanguard Group e altri. BlackRock gestisce direttamente oltre $5.000 miliardi di capitali, pari a quasi la metà del PIL di tutta l’Eurozona (!). The Vanguard Group Inc., posseduta per l’86% da hedge funds tra

Il post-capitalismo incipiente?

In Europa occidentale dove è nato, Il capitalismo è vecchio ormai di 300 anni.   Non moltissimi in una prospettiva storica, ma comunque una rispettabile età.   Durante questo ormai lungo periodo è stato dato per spacciato varie volte, ma sempre ha trovato il modo di cavarsela e, anzi, uscire dalla crisi più forte di prima.    Direi anzi che la principale caratteristica di questo singolare sistema socio-economico è la sua incredibile resilienza.   La sua capacità, cioè, di reagire alle difficoltà rilanciando ogni volta la sua scommessa ad un livello più alto.   Se mai è esistita una filosofia politica della rivoluzione permanente, questa è proprio il capitalismo. “Si dissolvono tutti i rapporti sociali stabili e fissi, con il loro seguito di concezioni e di idee tradizionali e venerabili; i nuovi rapporti invecchiano prima di essere consolidati.  Qualsiasi elemento di gerarchia sociale e di stabilità di casta se ne va in fumo, tutto ciò che era sacro è profanato”.   Non

La patologizzazione del dissenso: curare chi non si allinea al pensiero unico

Negli ultimi mesi si sta cercando di indurre l’opinione pubblica a sostenere l’equiparazione tra negazionisti (ma anche complottisti e no vax) e pazzi , che andrebbero quindi sottoposti a cure psichiatriche per poter essere riaccettati in seno alla società.    Ci troviamo di fronte a un atteggiamento paternalistico, autoritario e scientista del potere che mira a ottenere cieca obbedienza da parte dei cittadini e nel caso che questi si rifiutino di sottomettersi in modo acritico, di poter correggere il comportamento e il pensiero di costoro attraverso la psichiatria o la tecnologia. Un esempio emblematico sono state le dichiarazioni del filosofo Umberto Galimberti che, ospite della trasmissione Atlantide su La7 , ha equiparato i negazionisti della Covid ai pazzi . I precedenti sono numerosi e persino più assurdi. È il caso delle varie proposte che si sono susseguite negli ultimi mesi per curare pregiudizi, razzismo e xenofobia . Si passa cioè dal coniare espressioni nuov

SESSANTOTTINE

Circa QUELLE SESSANTOTTINE BRIZZOLATE CHE SI SENTONO LE GIOVANNE D’ARCO DELLA FAME NEL MONDO, MA GIRANO CON SCORTA e AUTO DI LUSSO… In genere recano pashmine o scialli di cachemire da centinaia di euro sulle spalle, abbinati a spille caste nella forma ma non certo nel materiale, ruffiano retaggio di stracci e gingilli che gli hippies portavano in anni nei quali qualcuno ancora se le trombava; e sono cattive, tanto. Cattive come chiunque debba sottrarre energie al naturale slancio affettivo verso il proprio prossimo (proximus=vicino), per simulare affettività artificiali tirate fuori dal grande cilindro ideologico mondialista, quando non da quello mercantilizio.  Queste megere, travestite da austere madamine dal sorriso stitico, pretendono d’insegnare agli altri come amare, chi amare e quanto amare, non in funzione della volontà e dell’istinto d’ognuno, ma in base a dati sociologici capovolti: il loro progetto è farci lanciare il cuore là dove

L' Irriducibile Giurista

L. P. Lucas (giurista) Il post che segue , costituito da due pagine, NON E' OPINIONE POLITICA MA SPIEGAZIONE TECNICA PROCEDURALE. Si premette che la Corte Costituzionale non è magistratura ma organo politico che fa una sola cosa: il controllo di legittimità tra il testo di una legge e il dettato costituzionale.    Essa non dirime casi, non decide se un vaccino è, o non è sperimentale. Essa confronta solo il testo della legge inpugnata con la Costituzione e dichiara con le sua sentenza se quella legge impugnata è legittima e dunque rispetta quanto stabilito dalla Costituzione, oppure è illegittima, perchè si discosta dal testo costituzionale. Questo è il solo e unico compito che ha la Corte Costituzionale. Qualsiasi altra richiesta è respinta poichè non di competenza della Corte.   ARTICOLO 32 COSTITUZIONE -OBBLIGO VACCINALE II comma: Nessuno può essere obbligato ad una cura SE NON PER LEGGE. Ergo: lo stato può obbligare al

Il lecito, l’obbligatorio e il proibito

Secondo i giuristi arabi, le azioni umane si classificano in cinque categorie, che essi elencano in questo modo: obbligatorio, lodevole, lecito, riprovevole, proibito .  All’obbligatorio si oppone il proibito, a ciò che merita lode ciò che è da riprovare. Ma la categoria più importante è quella che sta al centro e che costituisce per così dire l’asse della bilancia che pesa le azioni umane e ne misura la responsabilità (responsabilità si dice nel linguaggio giuridico arabo «peso»).  Se lodevole è ciò il cui compimento è premiato e la cui omissione non è proibita, e riprovevole è ciò la cui omissione è premiata e il cui compimento non è proibito, il lecito è ciò su cui il diritto non può che tacere e non è pertanto né obbligatorio né proibito, né lodevole né riprovevole.  Esso corrisponde allo stato paradisiaco, nel quale le azioni umane non producono alcuna responsabilità, non sono in alcun modo «pesate» dal diritto.  Ma – e questo è il punto decisivo – secondo i giuristi

Ecco come multinazionali e governi stanno facendo finta di salvare il pianeta

  Marco Cedolin Da ormai un paio di decenni tutti i grandi poteri, politici, finanziari e industriali, che hanno contribuito alla devastazione del pianeta , fagocitandone le risorse, inquinando l’ambiente e portando la biosfera al limite della catastrofe, si sono resi conto di una realtà incontrovertibile.  Nei decenni futuri sarà impossibile accumulare profitti miliardari paragonabili a quelli del passato, semplicemente replicando l’atteggiamento predatorio attuato finora.  Ragione per cui, per continuare ad arricchirsi, come e più di prima, occorre un approccio completamente differente, che tenga conto del fatto che le risorse non rinnovabili si stanno progressivamente esaurendo e il problema dei cambiamenti climatici si è ormai tradotto in realtà. Quando un problema non può più essere ignorato, né combattuto semplicemente minimizzandolo, non resta che cavalcarlo trasformandolo nella propria battaglia , assicurandosi che la battaglia in questione possa garantire un fu

LA FOLLIA OLTRAGGIOSA DE “LESPERTI®”

«Quanta luce sprechiamo per l'illuminazione pubblica? Quali province fanno peggio? Partendo da questo recente lavoro si è potuto produrre una classifica con tutte le province italiane per illuminazione pubblica sprecata pro capite»*. L’illuminazione pubblica sprecata pro-capite… In effetti ci mancava l'equazione luce pubblica = provincia povera e sprecona vs provincia parsimoniosa (e buia) quindi ricca e virtuosa. Questo è il contributo di disinformazione e pensiero magico che “lesperti®” hanno portato per anni nel dibattito pubblico, inquinandolo forse irrimediabilmente. Un pensiero che ci ha riportati economicamente indietro di decenni. Un’ideologia violenta e bugiarda basata sul falso concetto di scarsità. “ Mancano i soldi” , ci ripetono da decenni. E via di tagli orizzontali e indiscriminati.   Eppure se qualcuno si fosse azzardato a dire tali falsità nel 1933 sarebbe stato coperto di pernacchie. «Ogni volta che qualc