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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Noi che...

 - Noi, che le nostre mamme mica ci hanno visti con l'ecografia.  - Noi, che a scuola ci andavamo da soli e da soli tornavamo.  - Noi, che la scuola durava fino alla mezza e poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (si, anche con papà). - Noi, che eravamo tutti buoni compagni di classe, ma se c’era qualche bullo, ci pensava il maestro a sistemarlo sul serio. - Noi, che se a scuola la maestra ti dava un ceffone, mamma a casa te ne dava 2. - Noi, che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore. - Noi, che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta, tutti felici. - Noi, che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su internet. - Noi, che la vita di paese era piacevole e serena. - Noi, che avevamo 4 mesi di vacanza, da Giugno a Settembre. - Noi, che non avevamo videogiochi, né registratori, né computer. ma avevamo tanti amici lo stesso. - Noi, che per cambiare canale alla TV dovevamo alza

Dopo la crescita e verso il “Picco di tutto”.

Link diretto al sito : Dopo la crescita e verso il “Picco di tutto”. by Luca Pardi | Mag 6, 2019 |

Moneta scritturale: tra disciplina di sistema ed effetti sui rapporti derivati

  La moneta scritturale, quand’anche creata dal nulla, diventa immediatamente moneta elettronica, della quale si può disporre e di fatto si dispone comodamente da casa in home banking, o addirittura dal cellulare con apposite app, per tutte le operazioni di e-commerce ormai in uso, dall’acquisto di beni su noti portali, al pagamento di bollette e finanche di imposte e tasse, sicché è agevole intuire quanto sia indispensabile alla celerità dei traffici economici. Si tratta di un effetto inevitabile e, anzi, connaturato alla dematerializzazione del denaro, che genera un’astrazione dell’oggetto paragonabile in parte all’astrazione della causa nei titoli di credito. Sentenza | Tribunale di Vicenza, Giudice Giulio Borella | 11.02.2020 | n.276  Nell’ipotesi in cui una banca creasse moneta scritturale priva di un legittimo sottostante, ciò sarebbe imputabile alla violazione di una norma di comportamento interna al sistema bancario, nonché di regole di contabilità ba

SOLDI A FONDO PERDUTO CHE APPAIONO E SPARISCONO

La strategia europea per il piano finanziario da disporre contro l’emergenza economica prodotta dal Covid-19, assomiglia sempre di più al classico gioco delle tre carte. Con rapida maestria si mostrano i soldi, si nascondono, e alla fine, quando si è convinti di aver vinto, si perdono. Ma cosa sta succedendo esattamente? È opportuno fare un piccolo passo indietro per comprendere meglio la dinamica degli eventi.  Nelle scorse ore, l’asse Parigi-Berlino ha annunciato la paternità di un piano d’aiuti da 500 miliardi d’euro da erogare mediante la strategia dei Recovery Fund .  Sostanzialmente si tratterebbe di un sostegno per la ripresa europea finanziato dalla Commissione.  Per poter sovvenzionare il piano l’UE concederà alla stessa Commissione la possibilità di indebitarsi sui mercati per conto della Comunità , secondo il combinato disposto dai trattati istitutivi dell’Unione.  In pratica si tratta dell’emissione di un debito comune che verrà messo a dis

Fotovoltaico in micro reti: il caso del comune di Serrenti

Le esperienze di alcune aree rurali dove le Pubbliche Amministrazioni hanno mantenuto strutture interne di gestione e manutenzione dei propri sistemi energetici potrebbero dimostrare una migliore resilienza di fronte a stress economici ed energetici. Un progetto di sviluppo energetico – sia esso una  comunità energetica, smart grid, smart city  – può nascere da un’idea, un gruppo di persone, un’opportunità economica, una ricerca. Oppure può  crescere e progredire  nel tempo come esito della cura, del quotidiano osservare, manutenere, monitorare le singole componenti fino a integrarle in un sistema energetico moderno ed efficiente. Dal blog https://www.qualenergia.it/ 4 Maggio 2020 Daniela Patrucco È questo il caso del  Comune di Serrenti  – 4.725 abitanti nel Medio Campidano,  in Sardegna  – che dal 2010 ha realizzato con il proprio personale interno piccoli ma sistematici  interventi di efficientamento energetico  che hanno ridotto i con

La fragilità dell’homo economicus

Le nostre città sono sistemi dotati di scarsa flessibilità: quando si verifica il collasso di uno dei sottosistemi (la sanità), l’intero sistema entra in uno stato altamente critico. Mai dal dopoguerra erano state prese misure così restrittive. E il contagio non viene dagli emigranti, ma dal mondo globalizzato, nasce nel cuore del paese a più elevata crescita economica: la Cina. E non c’è confine che tenga con buona pace dei sovranisti. Tutti i sistemi artificiali, ovvero prodotti dall’uomo, se basati su un’unica variabile (per esempio il denaro per quello economico) o su un uso spinto delle tecnologie, possiedono scarsa ridondanza e flessibilità. La ridondanza e la flessibilità assicurano che se una parte del sistema va sotto stress , altre parti del sistema collaborano per attenuare lo stato di stress del sottosistema. I sistemi viventi sono infatti sistemi ridondanti e con notevoli caratteristiche di flessibilità. Spesso accade in natura dove la ridondanza dell