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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

DISEGNO DI LEGGE Proprietà popolare della moneta

SENATO DELLA REPUBBLICA      ———–    XIII LEGISLATURA    ———– N. 1872   DISEGNO DI LEGGE d’iniziativa dei senatori MONTELEONE, MAGLIOCCHETTI, MARRI e BONATESTA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 16 DICEMBRE 1996 (*) ———– Proprietà popolare della moneta ———–      Onorevoli Senatori. – Scopo della presente proposta è colmare un vuoto legislativo non più tollerabile che, su questa base, verrebbe, oltre e più che non semplicemente definito e chiarito, espresso e sancito nella sua autentica essenza, al seguito di studi, riflessioni ed esperienze di carattere giuridico-scientifico compiuti da un autentico maestro qual è il professor Giacinto Auriti, che ne ha approfondito la realtà nel corso di tanti anni di insegnamento universitario. Nessuna legge stabilisce infatti di chi debba essere la proprietà della moneta all’atto dell’emissione.  Come è noto i simboli monetari sono formalmente strutturati come false cambiali (ad esempio «lire mille p

Odio gli indifferenti (Il testo integrale di Antonio Gramsci)

Nel 1917 Antonio Gramsci pubblicava una rivista cui diede un titolo evocativo, civile e poetico: “La città futura”.  In quella rivista era contenuto, fra gli altri, uno scritto che giunge fino a noi con i toni laicamente epici di un grande manifesto politico e morale: “Contro gli indifferenti.” “Odio gli indifferenti. Credo come Federico Hebbel che “vivere vuol dire essere partigiani”. Non possono esistere i solamente uomini, gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. E’ la palla di piombo per il novatore, è la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi più splendenti, E’ la palude che recinge la vecchia città e la difende meglio delle mura più salde, meglio dei petti dei suoi guerrieri, perché inghiottisce nei suoi gorghi limosi gli assalitori, e li decima e li scora e qual

Il mondo senza contanti è una truffa… e dietro c’è la Grande Finanza

Una acuta analisi di Brett Scott su The Guardian, smaschera l’apparente neutralità del passaggio ai sistemi di pagamento esclusivamente digitali, che sarebbe ingenuo vedere semplicemente come un’alternativa “più comoda” al contante. In realtà, una società priva di contante presenta seri pericoli sul fronte del controllo sociale e impedisce qualsiasi forma di pagamento “fuori dalla rete, mentre l’abolizione del contante gioca a favore delle istituzioni finanziarie e delle aziende che gestiscono sistemi di pagamento, per questo intente a una pervasiva opera di persuasione, volta a convincerci che l’eliminazione del contante non solo vada a nostro vantaggio, ma risponda a una richiesta che viene da noi. Di seguito l’articolo di Brett Scott: In tutto il mondo occidentale le banche stanno chiudendo sportelli bancomat e filiali. In questo modo stanno cercando di spingerci a utilizzare i loro sistemi di pagamento digitali e i loro servizi di “digital banking”. Proprio come Google vuol

Educare alla Bellezza

L’unica speranza per tenersi a galla nel fango della “modernità terminale” è rieducare alla Bellezza; perché nessuna società si è mai identificata con lo squallido, il laido e il “brutto”, come sta facendo la nostra. Ma la Bellezza che può conquistare i cuori, è sempre legata alla Forza: perché l’unica alternativa credibile al disastro sociale di oggi, può essere solo una rinnovata “educazione cavalleresca”. La chiamano “emergenza educativa” e nel concreto, significa l’implosione valoriale e umana di un’intera società: famiglie distrutte, depressione, atti di violenza, tanto brutali quanto apparentemente inspiegabili e gratuiti, solitudine, depressione, suicidi, ripudio per la vita fin dalla più giovane età. Ma qual è la natura di questo vero e proprio buco nero nel quale sta sprofondando inesorabilmente una società intera: uomini e donne, ragazzi e adulti e persino bambini e anziani? Qual è la radice dello squallore, del cinismo, dell’indifferentismo, dell’alienazione ch

Autostrade del mare: una "via possibile", economica e sicura

Chissà chi si ricorda delle autostrade del mare ? Pensare al corridoio Lisbona Kiev è anacronistico per un paese circondato dal mare !  Un'opera INUTILE e DANNOSA per il territorio, nonchè una miniera d'oro solo per alcuni, senza alcun riscontro per il benessere dei cittadini. Passare al trasporto sul mare vuole dire ridurre il trasporto su gomma per tutta la penisola.. Sarebbe il caso di pensare di risolvere ai collegamenti dai porti alla rete di distribuzione terrestre per evitare quei colli di bottiglia che ancora oggi non fanno uscire le merci dai porti in tempi brevi. Sarebbe molto più facile intervenire in tal senso piuttosto che limitarsi a discussioni sterili su un opera che vedrà la luce tra , se va bene , venti anni ! Nel frattempo il paese metaforicamente affonda ! Articolo del 30 agosto 2010 In Italia, per distanze superiori ai 500 chilometri, circa il 66% delle merci viaggia su gomma, mentre solo il 4% utilizza le nav

GLOBALIZZAZIONE E LIBERALISMO

SONO SULL’ORLO DEL COLLASSO – MA DOPO CHI E COSA VERRÀ DI ALEXANDER DUGIN fort-russ.com Il liberalismo e la globalizzazione hanno decisamente fallito. La situazione mi ricorda gli ultimi anni dell’URSS. Allora, il vero potere era ancora totalmente nelle mani del Partito Comunista che controllava quasi tutto, ma allo stesso tempo l’intero sistema era finito. E chiunque avrebbe potuto accorgersene. Attualmente, per il dominio globale delle élite liberali ci troviamo nella stessa identica situazione.  Esse controllano ancora tutto, ma sono già nella fase terminale. Scompariranno alla stessa velocità del comunismo nell’Europa orientale. La mobilitazione anti-populista (anti-Putin, anti-Assad, anti-Cina, anti-Brexit, anti-Iran, anti-Salvini e così via) di Bernard-Henri Lévy, di E. Macron, di G. Soros, dei Rothschild o dei Clinton dimostra di essere in uno stato di pura sofferenza. Per loro è finita. Non sono più in grado di governare. Sono condannati. La versione liberal di

Ipnosi culturale

Con il susseguirsi delle generazioni e la diffusione del pensiero unico, il modello si è così fortemente radicato nell’immaginario collettivo da aver oscurato ogni altro approccio che non ruoti intorno alla capacità economica. Ci hanno ipnotizzati ed ora fatichiamo a realizzare quanto la nostra esperienza di vita sia sminuita dai recinti in cui dobbiamo agire per non essere esclusi dai giochi. I pochi temerari che si avventurano oltre quei recinti si ritrovano dispersi in una sorta di limbo desertico dal quale è estremamente semplice vedere i fili che muovono il Grande Teatrino. Questo modello esistenziale castrato, ordinariamente ascritto ai ‘naturali’ effetti collaterali di un regime economico sempre più invasivo e competitivo, è in realtà una sublime forma di dominio politico. Controllano le masse intrappolando gli individui in un loop esistenziale di ripetitività, debiti e omologazione. La quotidiana corsa al denaro ci rende cronicamente oberati e distrat