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COME SI CALCOLA IL SISTEMA E LA PRESSIONE FISCALE IDEALE ?

Non puoi inventarti un alternativo sistema fiscale a capocchia !
Molti si inventano nuove forme di tassazione, io ne ho viste e sentite di tutti i colori, quello che vuole stampare denaro al posto delle tasse, quello che vuole tassare il denaro, quello che vuole tassare i depositi, quello che vuole tassare solo il netto, cioè il netto dopo le spese di quello che rimane in deposito, quello che voleva mettere una tassa unica, l’Iva al 100% ed eliminare le imposte sul reddito, quello che vuole eliminare il denaro e chi piu’ ne ha ne metta.
Per stabilire un sistema fiscale e per stabilire la pressione fiscale di questo sistema è necessario partire da alcuni dati principali :
1) La tipologia dell’economia del paese sottoposto al calcolo, se ha materie prime, se ha una economia basata sulla finanza, se ha una economia basata sul turismo o se è un paese trasformatore, cioè compra materia prima all’estero, la trasforma e poi la rivende come prodotto finito sempre all’estero ed anche sul mercato interno.
2) E’ necessario sapere quant’è la superficie del suo territorio, quant’è la popolazione, quanti sono gli abitanti potenziali studenti, i potenziali lavoratori, le potenziali imprese, i potenziali pensionati.
3) Poi è necessario sapere quali sono i dati reali, gli studenti reali, i reali lavoratori, le reali imprese ed i reali pensionati e tenere conto delle differenze tra soggetti potenziali e reali, che serviranno per calcolare la situazione se è una situazione ideale o una situazione anomala in difetto con ampia possibilità di miglioramento.
4) Poi è necessario conoscere i dati economici reali, le spese nette dello stato, le tasse dentro la spesa pubblica, eventuali entrate extra fiscali dello stato, il Prodotto interno lordo, la pressione fiscale attuale complessiva sulle imprese, sui lavoratori e sui pensionati, eventuali deficit annui, eventuale debito pubblico, gli interessi che si pagano sul debito pubblico, eventuale rapporto debito/Pil, spesa pubblica/Pil, le pensioni, i salari, i prezzi al consumo, la competitività delle imprese e il conseguente export.
Ora, per fare un esempio di calcolo molto semplice, basta dire che oggi abbiamo una spesa pubblica lorda di 870 MLD di Eu anno, di cui 482 MLD il netto e 388 MLD di tasse di giro, spesa che si dovranno dividere i 20 mln circa di lavoratori contribuenti ed imprenditori, su 30 mln di lavoratori contribuenti potenziali, oggi non occupati a causa di una tassazione aberrante sulle imprese del 68% e sui lavoratori del 90%.
Situazione attuale
Spesa Pubblica 870 MLD : 20 mln di contribuenti = 43.500 Eu anno cad.1
Mentre se avessimo una tassazione equa, avremmo sempre una spesa pubblica netta di 482 MLD, ma con una tassazione di giro molto piu’ bassa dentro la spesa pubblica lorda, solo 106 MLD, che porta la spesa lorda complessiva a 588 MLD di eu anno.
Spesa Pubblica 588 MLD : 30 mln di contribuenti = 19.600 Eu anno cad.1
In pratica, secondo questo conteggio puramente matematico, ma che è molto esemplificativo, che non tiene conto di tanti altri fattori, paghiamo oggi mediamente il 55% di imposte complessive in eccesso sui nostri redditi lordi da salario, da pensione e da reddito d’impresa.
Quindi in uno Stato iper tassato in maniera aberrante come il nostro, va trovata, va calcolata quella pressione fiscale ideale, che garantisce la piena occupazione, la piena industrializzazione, la piena economia, la minima tassazione dentro spesa pubblica, che da il massimo del gettito fiscale possibile, con la minima tassazione possibile di impese e lavoratori. Quindi non è che il nostro sistema fiscale è sbagliato, è sbagliata la pressione fiscale, che nel nostro caso è la piu’ alta del mondo, 3 volte il necessario e 2 volte il resto del mondo.
Quindi la frase “se tutti pagassero le tasse pagheremmo meno” è sbagliata, la frase giusta è “se tutti lavorassero pagheremmo molte meno tasse e l’evasione non esisterebbe”.
Ora vediamo qual è la tassazione attuale, quella intermedia e quella ideale chiamata anche tassazione a scambio :
Tassazione attuale complessiva
Imprese = 68% (media europea 30%)
Lavoratori = 90% (media europea 60%)
I lavoratori italiani percepiscono il 30% di salario lordo in meno a causa dell’iper tassazione sulle imprese. Poi il proprio reddito lordo viene tassato dall’Irpef al 26% (invece che 15%), dall’Inps al 33% (invece del 15%), e sui consumi pagano dentro i prezzi al consumo il 64,8% di imposte indirette, che sono le imposte che pagano le impese ed inseriscono dentro i prezzi dei loro beni e servizi, piu’ l’Iva al 22% (invece che il 16%) ed infine le imposte locali, raggiungendo cosi una pressione fiscale complessiva aberrante del 90%.
Tassazione intermedia complessiva
Imprese = 30%
Lavoratori = 42%
La tassazione ideale intermedia è quella dove si abbassa la pressione fiscale fino a raggiungere l’equilibrio economico e fiscale, senza però tenere conto di eventuali utili di stato prodotti dalle attività statali, servizi pubblici, imprese strategiche, 3° settore.
I lavoratori pagano il 5% di Irpef (sui salari medio bassi), il 20% di Inps (dopo la riforma Inps), pagano il 30% di imposte indirette dentro i prezzi al consumo, il 5% di iva e l’1% di imposte locali, raggiungendo una pressione fiscale complessiva del 42%.
Tassazione ideale complessiva a “scambio”
Imprese = 8%
Lavoratori = 28%
La tassazione ideale a scambio è quella dove si parte dalla tassazione intermedia, e si prende in considerazione l’attività di stato con i suoi utili extra fiscali, generati dalla gestione dei servizi pubblici, delle imprese strategiche, del 3° settore, che generano circa 250 MLD di Eu anno di utili per lo Stato, che oggi finiscono in tasca a soggetti privati collusi con la politica. Utili che ovviamente lo Stato scalerebbe dalle imposte che pagano i cittadini, raggiungendo un livello di pressione fiscale ancora piu’ basso.
Il lavoratore paga 0% di Irpef, 20% di Inps, 8% di imposte indirette dentro i prezzi al consumo, lo 0% di Iva, l’1% di imposte locali, raggiungendo la pressione fiscale ideale a scambio del 28%. Tutte le altre “imposte” il cittadino le paga quando compra i servizi pubblici dallo Stato, e non da soggetti privati, dove il ricavo di queste vendite si trasformano in imposte, dato che lo stato non agisce per scopo di lucro, per questo si chiama tassazione a scambio, perche non un centesimo di euro viene ceduto allo stato senza che vi sia uno scambio di beni o servizi, che poi è la funzione naturale del denaro, cessione per scambio, perche ogni cessione di denaro senza scambio è una truffa.
Ma vediamo cosa succede nel dettaglio al passaggio da una pressione fiscale aberrante ad una tassazione ideale, che rimette tutto in equilibrio, lasciando a cittadini, imprese e lavoratori i 400/550 MLD di eu anno che oggi sono costretti a pagare in eccesso da malfattori e ignoranti che governano questo bel paese.
1) Aumenta l'economia Pil da 1.700 a 3.500 MLD
2) Aumenta l'occupazione, piu' contribuenti, da 20 mln a 30 mln, disoccupazione dal 35% al 3%/1%
3) Aumentano le pensioni ed i salari del 38% e del 63%
4) Diminuiscono i prezzi al consumo del 40%
5) Aumenta la domanda interna
6) Aumenta la competitività delle imprese
7) Aumenta l'export
8 ) Diminuiscono le tasse dentro la spesa dal 45% al 12%
9 ) Aumenta il gettito dalle imprese
10) Aumenta il gettito da pensionati, lavoratori e soprattutto dai disoccupati
11) Aumenta il gettito fiscale generale da 210 a 270 MLD di Eu anno
12) Lo Stato non sarà piu' costretto a fare deficit, ma farà avanzo di gettito da 70 a 140 MLD di Eu anno
13) Lo Stato non sarà piu' costretto ad aumentare il Debito Pubblico, ma lo ripagherà in 20/25 anni
14) Diminuiscono gli interessi da pagare sul debito
15) Aumenta il Pil e diminuisce il rapporto Debito/Pil dal 170% al 60%
16) Diminuisce il rapporto spesa pubblica/Pil dal 45% al 28%
17) Lo Stato comincia a fornire piu' servizi e non deve aumentare piu' le tasse
18) Vengono rimessi dai 400 ai 550 MLD di Eu nelle tasche di lavoratori, imprese e cittadini
19) Diminuisce l’evasione da 120 MLD a 36 MLD
20) Diminuiscono gli importi sugli sprechi da 370 MLD a 185 MLD
21) Diminuiscono i cediti bancari da 1.800 MLD a 300 MLD di Eu anno (signoraggio)
Altri benefici non economici
1) Aumenta la qualità dei prodotti
2) Aumenta la sicurezza sul lavoro
3) Diminuiscono gli incidenti e le morti sul lavoro
4) Diminuisce la produzione di CO2
5) Diminuisce l'inquinamento atmosferico, territoriale e dell'acqua
6) Diminuiscono gli allevamenti intensivi degli animali
7) Aumenta la qualità della carne e del pesce
8 ) Aumenta la qualità dei servizi e diminuiscono i costi
9 ) Aumenta la qualità della sanità e diminuiscono i costi
10) Aumenta la qualità dei trasporti e diminuiscono i costi
11) Diminuiscono le tragedie sugli eventi naturali
12) Diminuiscono le tragedie sui cedimenti delle infrastrutture
13) Aumentano le nascite di italiani nel nostro paese
Diffidate da tutti coloro che propongono alternative senza prima aver fatto i conti delle serva, e diffidate da tutti quei finti oppositori di sistema o analfabeti fiscali, che vi dicono che i nostri problemi economici sono l’Euro, il pareggio di bilancio, i trattati internazionali, l’evasione, il debito, gli interessi sul debito, la corruzione, sono gli indottrinatori di secondo livello, che campano di libri, video, conferenze, che spostano per malafede o ignoranza l’unico nostro problema economico, che come vi ho ampiamente dimostrato e che risolve tutto è l’iper tassazione indotta, voluta, programmata, che poi genera per inerzia tutto il resto. Questi lo fanno per impedirvi di sapere la verità e fare in modo che nulla cambi, ormai li ho sgamati tutti.
Marco Cristofoli Moneta Pubblica Italia Sociale & Cristiana

 

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