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L’unico evasore totale è lo Stato

 I giornaloni si eccitano per i presunti "evasori totali" scovati dalla Guardia di finanza. Ma per massacrare il contribuente bastano e avanzano le imposte indirette: Iva, imposte catastali (in aumento), bolli, accise, tasse sui conti correnti e sui titoli... Qui il "ladro" è chiunque incrementa la spesa pubblica

I giornali non vedono l’ora di poter sparare titoli in prima pagina tipo questo: “Fisco, nei primi cinque mesi scoperti oltre 3 mila evasori totali”. Sulle ali dell’eccitazione, nell’articolo scrivono: “Sono 3.070 evasori, tra cui anche persone e società che hanno nascosto all’estero i propri redditi, non dichiarando nulla in Italia, dicono i dati diffusi dalla Guardia di finanza in occasione del 240esimo anniversario del Corpo”.

Ora, al netto del fatto che la stragrande maggioranza di coloro che vengono additati come evasori finiscono per vincere in tribunale le loro cause, lasciatemi ripetere – per l’ennesima volta – che l’evasore totale non esiste proprio, fatto salvo nelle menti bacate dei nipotini degli statalesi. 
Non pagare l’Irpef (un’imposta diretta) non dà la stura per essere definiti evasori totali, dato che il paese dei “dracula della gabella” abbonda di tasse indirette (e chi governa ne inventa, o aumenta, una al mese). 
La principale è l’Iva che tassa, perlopiù, al 22% le nostre spese. 
Ergo, supponendo che una persona non risparmi nulla e spenda tutto il suo reddito questa persona sopporta già una pressione fiscale del 15/20% circa.

Volete un certificato, il passaporto, oppure un computer? Pagate decine di euro! Volete la corrente elettrica? Pagate in bolletta le tasse sulle tasse e anche un’addizionale comunale. Le tasse sul metano, invece, sono così alte che riducono le persone a pagare a rate per non morire di freddo
Andate in ospedale al pronto soccorso? Pagate il ticket, tutti maggiorati (e vi dicono che la sanità è gratis). Usate l’auto? Son cazzi! Il 67% di quanto spendete per il carburante lo date allo Stato ladro tra tasse ed accise. 
Sono una valanga i tributi che non sono commisurati al reddito, ma colpiscono la manifestazione indiretta della capacità contributiva. 

Rientrano, dunque, tra le gabelle indirette: l’Iva, l’imposta di registro, le imposte ipotecarie e catastali, le imposte di bollo (su tutto ormai), le accise, le tasse sui conti correnti e sui titoli
E il ritorno dell’Ici (o Imu), sottoforma di Tasi (con relativo aumento dei valori catastali delle abitazioni allo studio)? Senza contare le una tantum che ai governi piace metterle semper! Sono poco meno di 2000 le imposte che vigono nella Terra dei cachi!
Quindi? Due cosette mi sovvengono:
1- Non esiste alcun evasore totale in Italia, al massimo c’è chi riesce a nascondere parte del suo guadagno ad una casta di rapinatori che usa quei soldi per interessi personali;
2- Oppenheimer sosteneva che ci si può guadagnare da vivere in due modi, facendo uso di “mezzi economici” (lavoro), oppure facendo uso di “mezzi politici” (aggressione). 
Per dirla con John Calhoun, i primi sono “produttori di ricchezza”, i secondi “consumatori di ricchezza” che altri generano.

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