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Covid: “vacciniamoci” anche contro odio e discriminazione

Scritto da: Francesco Bevilacqua Le ultime misure restrittive riguardanti green pass, vaccinazioni e sicurezza sanitaria hanno alimentato ulteriormente un clima di divisioni, astio e scollamento sociale che, nonostante venga messo in secondo piano rispetto alle contingenze legate alla pandemia, sta avendo e avrà anche in futuro ripercussioni gravissime sulla salute della nostra comunità. Cinque anni fa scrissi un editoriale auspicando che due fazioni opposte deponessero le armi , si guardassero in faccia e si parlassero. L’occasione era il decreto Lorenzin , che in maniera repentina e molto contestata impose l’obbligo vaccinale per i minori di 16 anni. L’articolo si intitolava “Vaccini obbligatori: genitori favorevoli e contrari, unitevi!” e rileggendolo oggi provo un profondo sconforto, poiché ciò che al tempo mi sembrava uno strappo già difficile da sopportare nel tessuto sociale del nostro paese oggi si presenta come una voragine che inghiotte tutto . Ciò che più mi add...

SPESA PUBBLICA

COSA SUCCEDEREBBE ALLA SPESA PUBBLICA, AL GETTITO FISCALE ED AL PIL SE DOVESSIMO TAGLIARE LE TASSE DEL 50% E POI FINO AL 70%, CHE OGGI SONO 3 VOLTE IL NECESSARIO ? 1) Cosa succederebbe alla spesa pubblica se dovessimo tagliare le nostre tasse che sono 3 volte il necessario 2 volte quelle il resto del mondo, del 50% e poi fino al 70% ? E’ semplice, siccome che anche lo Stato quando paga le fatture ai fornitori privati, dentro queste fatture paga le imposte indirette dentro i prezzi al consumo 64,8%, e l’iva al 22%, e quando paga le buste paga dei dipendenti pubblici paga l’irpef 26% medio, e l’inps 33%, pagherebbe il 50% in meno di queste tasse e poi il 70% in meno, detassando la spesa pubblica a parità di servizi offerti.   a) Situazione attuale b) Col taglio fiscale del 50% c) Col taglio fiscale del 70% a) 870 MLD spesa lorda = 482 MLD spesa netta + 388 MLD imposte = 870 MLD di eu anno di spesa b) 870 MLD spesa lorda = 482 MLD spesa netta + 192 MLD imposte = 678 MLD di...

Gatekeeping

Per gli scienziati della comunicazione il termine gatekeeping indica l'omissione selettiva delle notizie da parte di un organo di stampa o di un'autorità politica, per influenzare l'opinione pubblica. Il primo a scriverne fu il ricercatore David Manning White nel saggio The Gatekeeper: A Case Study in the Selection of News (1950).  Utilizzando categorie a noi più vicine, il gatekeeping così inteso è uno spin di tipo passivo - dove cioè lo spin doctor non fabbrica le notizie, ma le omette - e anticipa la fattispecie della «falsa sineddoche» introdotta da Vladimiro Giacché ne La fabbrica del falso .   Lì si osservava come la manipolazione del pubblico non scaturisca tanto dalla mancata informazione, quanto piuttosto dalla sua propensione a interpretare la totalità dell'evento relato sulla base delle informazioni selezionate dal gatekeeper . Come nella figura retorica della sineddoche, la parte diventa così il tutto e lo...

FEDERICO CAFFÈ, L'ANTI-DRAGHI

Il 6 gennaio del 1914 nasceva Federico Caffè, il più importante economista italiano del Novecento. Tra qualche mese uscirà il mio libro "Una civiltà possibile. La lezione dimenticata di Federico Caffè", che ricostruisce per la prima volta l’evoluzione del pensiero “eretico” di Caffè, restituendolo alla comunità in tutta la sua straordinaria lucidità e radicalità.  Un modo per rendere finalmente giustizia all'eredità di Federico Caffè, vittima in questi anni - e soprattutto nell'ultimo anno - di una vergognosa operazione di revisionismo storico, finalizzata ad addomesticare e istituzionalizzare il suo pensiero. Basti pensare ai ridicoli parallelismi tracciati tra Caffè e Draghi in seguito alla notizia dell’incarico di governo a quest'ultimo. Peccato che la differenza tra i due non potrebbe essere più marcata.    Da un lato abbiamo un uomo, Draghi, che per molti versi rappresenta l’incarnazione letterale dello “spirito del mondo”, la cui storia personale è indissolu...

La peste nel decamerone ..

Era l’anno del Signore 1348 quando nella città di Firenze arrivò la peste che ci fu mandata o per l’influsso maligno dei corpi celesti o per castigo di Dio per punire le nostre inique opere. La pestilenza era iniziata anni prima nelle regioni orientali dove aveva provocato moltissime morti per poi espandersi verso l’occidente. Contro il morbo non risultarono efficaci né il senno né i provvedimenti; la città fu pulita da tutta l’immondizia a opera degli officiali preposti, si vietò agli infetti di entrarvi e furono dati molti consigli per conservare la salute; si organizzarono anche molte processioni e suppliche a Dio. Quasi all’inizio della primavera del 1348 scoppiò il morbo. La peste non si manifestò come in oriente dove, a chiunque uscisse il sangue dal naso, era destinato a morire; il primo sintomo era la comparsa di rigonfiamenti all’inguine o sotto le dita dei piedi. Alcuni crescevano simili a una comune mela, altri somigliavano a un uovo ed erano volgarmente detti...

IL BUSINESS DELL’ALTRUISMO: IL CASO DELLE RACCOLTE FONDI

I nuovi sbarchi di migranti hanno riacceso la solita polemica sulla genuinità delle intenzioni delle Ong e delle associazioni del terzo settore che si occupano di beneficienza e soccorso alle persone in difficoltà, che nel caso dei migranti sarebbero finalizzate al guadagno e al fare guadagnare chi sul territorio italiano con l’accoglienza ci vive.  Io rispondo: certo. Dal momento che si sceglie di lasciare un campo di intervento FONDAMENTALE per i valori della nostra società a degli enti privati, c’è poco da lamentarsi per il fatto che essi non lo facciano per genuini valori umanitari.  La campagna da fare (ma che non si fa) sarebbe di internalizzare nel pubblico tutti questi servizi in modo da espellere lo scopo del profitto dal campo e manovrare tali organizzazioni a seconda delle scelte morali e politiche della collettività.   Tuttavia, spesso tale polemica non centra neanche i temi più gravidi di contraddizioni. Uno di essi è il funzionamento interno delle Onlus che ...

EVASIONE FISCALE ?

L'evasione è quella delle Multinazionali, delle Grandi imprese, dei grandi gruppi industriali, che impongono alle piccole e medie impres le tasse al 64,8%, mentre loro ne pagano il 5% se tutto va bene, cosi le fanno chiudere e si prendono i loro mercati !   L'avasore totale NON ESISTE, perche quando spende i soldi a nero, paga il 64,8% di tasse indirette sui consumi piu' il 22% di iva, che fa 71%, invece che pagare il 93%, certo risparmia un 17%/22% !   Poi, l'idraulico spende il 100% del nero che fà in italia, la grande impresa porta il 100% del nero che fa all'estero nei paradisi fiscali, ed investe in Borsa o all'estero, porta i soldi fuori ! Tutta l'evasione fiscale dei piccoli, poi rispesa in Italia, fa Pil, piu' il 71% di tasse sui consumi, quindi, con una pressione fiscale così folle, 64,8% sulle imprese, 88% complessivo, reddito piu' consumi sui consumatori, sui lavoratori, l'evasione diventa un salvezza per molti, e una sa...