“Pardonnez-moi” è un programma di Radio Télévision Suisse.
Il globalista Klaus Schwab ha chiarito che il transumanesimo è parte integrante del “Grande Reset” quando ha affermato che la quarta rivoluzione industriale “porterebbe a una fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica”. Nel suo libro parla di microchip impiantabili in grado di leggere i tuoi pensieri.
Come abbiamo evidenziato in precedenza , “Il Grande Reset” sta attirando un diluvio di attenzioni all’indomani della pandemia di coronavirus, che il primo ministro canadese Justin Trudeau ha definito “un’opportunità per un reset”.
L’agenda si basa principalmente sullo smantellamento dell’attuale sistema capitalista a favore di un maggiore governo centralizzato dei tecnocrati che porterà a livelli di vita più bassi, meno consumo di carburante, meno libertà civili e un’automazione accelerata dei posti di lavoro.
Tuttavia, un altro aspetto chiave del Grande Reset, o la “quarta rivoluzione industriale”, come la chiama Schwab, è la fusione dell’uomo con la macchina.
“Ciò a cui porterà la quarta rivoluzione industriale è una fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica”, ha detto Schwab al Chicago Council on Global Affairs.
Schwab ha continuato spiegando come il suo libro, “Shaping the Future of The Fourth Industrial Revolution”, fosse particolarmente popolare in Cina, Corea del Sud e Giappone, con i soli militari sudcoreani che avevano acquistato 16.000 copie.
Nel libro, Schwab spiega con entusiasmo come la tecnologia in arrivo consentirà alle autorità di “intromettersi nello spazio fino ad ora privato delle nostre menti, leggendo i nostri pensieri e influenzando il nostro comportamento”.
Continua a prevedere che ciò fornirà un incentivo alle forze dell’ordine per implementare programmi pre-crimine in stile Minority Report.
“Man mano che le capacità in questo settore migliorano, aumenterà la tentazione per le forze dell’ordine ed i tribunali di utilizzare tecniche per determinare la probabilità di attività criminali, valutare la colpa o addirittura recuperare i ricordi direttamente dal cervello delle persone”, scrive Schwab.
“Anche attraversare un confine nazionale potrebbe un giorno richiedere una scansione cerebrale dettagliata per valutare il rischio per la sicurezza di un individuo”.
Schwab espone il sogno utopico transumanista condiviso da tutti gli elitari che alla fine porterà alla creazione di cyborg umani.
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