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DAVOS 2021 / “THE GREAT RESET” PER DOMINARE IL “NUOVO” MONDO

Il Nuovo Ordine Mondiale. O, se preferite, il più grande “reset” di tutti i tempi.

Sarà “The Great Reset” il tema che ispirerà il cinquantunesimo summit annuale del World Economic Forum (WEF), la maxi assemblea che si svolgerà a Davos a giugno 2021 (era prevista a gennaio ma è stata rinviata per la pandemia) e vedrà la partecipazione delle star mondiali di politica, finanza, economia, con una rete di 400 città in collegamento internazionale.

Al centro, of course, i nuovi equilibri “politici” che dovranno instaurarsi sotto l’emergenza ormai istituzionale e globalizzata della pandemia.

La regia spetta al suo storico fondatore e presidente esecutivo, Klaus Schwab, ottantaduenne di Rauwemburg, perfetto figlio della Germania che fu di Adolf Hitler. In pretto stile Bilberberg, il super gruppo paramassonico che venne fondato nel 1954 da un colonnello delle SS a riposo.

Così autocelebrano gli organizzatori del WEF: “Verranno svolte delicate riflessioni sul mondo post-Covid e sulla necessità di fare tesoro della lezione che la crisi sanitaria ci sta dando, mostrando – come ci ricorda il Presidente Schwab – ‘l’insostenibilità del nostro vecchio sistema in termini di coesione sociale e mancanza di pari opportunità’”.

Secondo il fondatore, infatti, “la pandemia rappresenta una rara ma ristretta finestra di opportunità per riflettere, reimmaginare e resettare il nostro mondo. Tutti gli aspetti delle nostre società ed economie devono essere rinnovati.

Ecco a voi “Il Grande Ripristino”, per resettare, appunto, un capitalismo che non funziona più, deve effettuare un profondo maquillage, darsi un volto più “umano” per acquisire il totale consenso di tutti i cittadini, che verranno ridotti a piccoli robot, privati di ogni spazio di libertà e di autodeterminazione, ma più sicuri, omologati, dentro recinti dorati e legati ad invisibili catene. Nel più perfetto copione orwelliano.

Dentro questa terrificante cornice, andrà in scena il “Great New Deal”, in cui miliardari e filantropi del mondo – stile Bill Gates e George Soros, tanto per intendersi – si rimboccano le maniche per “ristrutturare” il sistema capitalista mondiale verso una nuova economia “green”, promettendo uguaglianza e giustizia sociale.

La “sceneggiata” è stata perfettamente descritta e anticipata dal regista americano Michael Moore nel suo ultimo lavoro di contro documentazione che ha suscitato le ire di tanti “democratici” e “progressisti” sotto tutte le latitudini: il profetico “Planet of the Humans”.

Descrive bene il clima nel quale viene organizzato il prossimo World Economic Forum l’ex senatore australiano Cory Bernardi, che collabora a Sky News Australia. “Mister Schaub ammette che il Covid è la nuova scusa per inaugurare il Green New Deal

 Il panico di massa è fomentato da alcuni governi e dal mainstream proprio per poter plasmare il nuovo sistema, in cui i grandi profittatori potranno guadagnare soldi e potere, limitando in modo permanente le libertà civili, di movimento e di riunione di tutti i cittadini”.


 

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