Passa ai contenuti principali

«L’UOMO NON SARÀ DOMINATO DAI ROBOT. L’ANIMA ESISTE ED È DIMOSTRABILE»

  PAROLA DI FAGGIN PADRE DELLA RIVOLUZIONE DIGITALE

Pioniere dell’Intelligenza artificiale, inventore del microchip, il fisico e imprenditore parla di come le macchine senzienti siano pura fantascienza e il futuro dell'umanità sarà segnato da una crescita spirituale

Intervista di Alessia Principe per LaCNews24

«Mettere un computer in un pezzettino di silicio ha accelerato il processo di digitalizzazione del mondo». Federico Faggin, ospite dell’Olivetti’s Day all’Unical, ha l’umiltà dei grandi uomini, una voce morbida, e una visione della spiritualità quantisticamente rivoluzionaria. È un illuminato, uno scienziato che non teme di confrontarsi con una parte di mistero e staccarsi dalla dottrina imperante. Nella sua Synaptics, sono stati sviluppati i primi touchpad e touchscreen, altri tasselli di un futuro che stiamo vivendo. La sua vita è stata una catena di successi basati su intuizioni straordinarie. Il pezzetto di silicio di cui parla è la sua invenzione del microchip. È così che ha messo il mondo in un tassello, un’Era in un piccolo rettangolo. E tutto è cominciato molti anni fa, proprio all’Olivetti. «Avevo 18 anni, e lavoravo in quell’azienda. È stato lì che ho creato un piccolo calcolatore elettronico sperimentale e ho imparato come si fanno i computer. Non sarei mai riuscito a fare quello che ho fatto negli Stati Uniti senza quell’esperienza».

  • Professore, l’argomento trend topic di questo periodo riguarda l’intelligenza artificiale, le chiedo: in futuro le macchine avranno una coscienza, dei sentimenti o è solo fantascienza?

«È fantascienza. Le macchine si avvicineranno ad avere una capacità senziente, senza mai raggiungerla. Questa è la differenza tra noi e loro, noi umani abbiamo un’anima e l’anima è una realtà della fisica quantistica. I computer, che sono parte di una realtà che rientra nella fisica classica, quindi degli oggetti macroscopici immersi nello spazio-tempo, non la possiedono e non l’avranno mai».

  • È questo il confine che ci separa, il velo dell’anima?

«Noi pensiamo erroneamente che la ragione, e solo quella, sia l’aspetto che ci distingue dalle macchine. Invece è l’opposto».

  • Mi spieghi.

«Sono i sentimenti che ci contraddistinguono, le intuizioni, la creatività, l’immaginazione. Capacità che le macchine non avranno mai. Forse potranno imitarle, ma non saranno mai frutto di un moto che arriva dal di dentro. La nostra interiorità promana da una parte di noi che esiste come campo quantistico e dunque va al di là del corpo».

  • Mi sta parlando della prova quantistica dell’esistenza dell’anima.

«Sono molto soddisfatto di alcuni studi che sto conducendo sulla coscienza e su un principio che ho sviluppato insieme al professor D’Ariano, che è un docente di Fisica Quantistica avanzata. In base a questo possiamo dire che l’uomo non sarà mai raggiunto dalla macchina a meno che non si assoggetti alla macchina stessa».

  • Una possibilità che mette un’ipoteca su un futuro distopico. Un’ultima domanda: lei è tra i padri della Quarta Rivoluzione Industriale, quella dell’Era digitale, e forse è tra i pochi che può rispondere: quale sarà la prossima?

«Quella della coscienza, quando prenderemo atto che la nostra capacità di sentire e amare supera tutto il resto».

Intervista di Alessia Principe per LaCNews24

03.05.2023

Federico Faggin (Vicenza, 1941) fisico, inventore e imprenditore italiano.  È stato capo progetto e designer dell’Intel 4004, il primo microprocessore al mondo, e lo sviluppatore della tecnologia MOS con porta di silicio, che ha permesso la fabbricazione dei primi microprocessori, delle memorie EPROM e RAM dinamiche e dei sensori CCD, gli elementi essenziali per la digitalizzazione dell’informazione. Nel 1974 ha fondato la Zilog, con cui ha dato vita al famoso microprocessore Z80, tuttora in produzione. Nel 1986 ha co-fondato la Synaptics, ditta con cui ha sviluppato i primi Touchpad e Touchscreen. Il 19 ottobre 2010 ha ricevuto la Medaglia Nazionale per la Tecnologia e l’Innovazione dal presidente Obama, per l’invenzione del microprocessore. Nel 2011 ha fondato la Federico and Elvia Faggin Foundation, una organizzazione no-profit dedicata allo studio scientifico della coscienza, con cui sponsorizza programmi di ricerca teorica e sperimentale presso università e istituti di ricerca statunitensi. Tra le sue pubblicazioni: Silicio. Dall’invenzione del microprocessore alla nuova scienza della consapevolezza (Mondadori, 2019) e Irriducibile. La coscienza, la vita. i computer e la nostra natura (Mondadori, 2022).

Scelto e pubblicato da Matteo Parigi per ComeDonChisciotte.org
ISCRIVETEVI AI NOSTRI CANALI
CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/@ComeDonChisciotte2003
CANALE RUMBLE: https://rumble.com/user/comedonchisciotte
CANALE ODYSEE: https://odysee.com/@ComeDonChisciotte2003

CANALI UFFICIALI TELEGRAM:
Principale - https://t.me/comedonchisciotteorg

Commenti

Post più visti

Leggete a chi vanno i miliardi della Bce. E vomitate!

Mi prenderei a sberle. Avevo un documento agghiacciante in scrivania e non l’ho aperto per mesi. Dentro c’è la verità su chi Mario Draghi sta veramente finanziando coi miliardi del Quantitative Easing (Qe) mentre storce il naso se Roma chiede 20 euro per gli abruzzesi in ipotermia, sfollati da mesi, con morti in casa e la vita devastata, o per mettere 11 euro in più nel Job Act infame di Renzi e Poletti. Quando io gridavo a La7 “Criminali!” contro gli eurocrati, l’autore del programma, Alessandro Montanari, mi si avvinghiava alla giacca dietro le quinte e mi rampognava fino alla diarrea. Quel genio di Oliviero Beha mi rampognò in diretta, è in video. Ma voi leggete sotto, mentre pensate ai sofferenti d’Italia. Bacinella del vomito a portata di mano, raccomando. Il pdf in questione mi arrivò a fine ottobre via mail da Amsterdam, fonte autorevole oltre ogni dubbio. M’ingannò, porcaputtana, il subject mail che era “Draghi finanzia il Climate Change”. Pensai, ok, ci ar

IL VIRUS GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

Post per pochi intimi.5 minuti per avere una visione corretta di quello che è realmente accaduto. Buona lettura. Può un virus arrivare proprio nel momento esatto per essere considerato come una vera e propria benedizione? Sarebbe quasi un’eresia rispondere di si. Invece, per gli operatori finanziari, è proprio ciò che è accaduto. A giugno 2019 il mercato dei REPO stava iniziando a collassare mostrando segnali di pericolo sistemico. La maggior parte della gente non sa neanche che cosa siano i REPO. In pratica sono operazioni di pronti contro termine con cui le banche e i maggiori operatori economici si scambiano asset (principalmente titoli di stato) con operazioni di durata brevissima allo scopo di ottenere liquidità istantanea per le ragioni legate soprattutto al rischio controparte che scaturisce da operazioni altamente speculative nel mercato dei derivati. Il campanello d’allarme inizia a suonare a giugno. A settembre 2019 la situazione diventa preoccupante. Quanto preoccupan

Quando e perchè è iniziato il declino Italiano ?

Nel 1987 l’Italia entra nello Sme (Sistema monetario europeo) e il Pil passa dai 617 miliardi di dollari dell’anno precedente ai 1201 miliardi del 1991 (+94,6% contro il 64% della Francia, il 78,6% della Germania, l’87% della Gran Bretagna e il 34,5% degli Usa). Il saldo della bilancia commerciale è in attivo di 7 miliardi mentre la lira si rivaluta del +15,2% contro il dollaro e si svaluta del -8,6% contro il marco tedesco. Tutto questo,  ha un suo apice e un suo termine coincidente con la nascita della Seconda Repubblica. La fredda legge dei numeri ci dice difatti che dal 31 dicembre del 1991 al 31 dicembre del 1995, solo quattro anni, la lira si svaluterà del -29,8% contro il marco tedesco e del -32,2% contro il dollaro Usa. La difesa ad oltranza e insostenibile del cambio con la moneta teutonica e l’attacco finanziario speculativo condotto da George Soros costarono all’Italia la folle cifra di 91.000 miliardi di lire. In questi quattro anni il Pil crescerà soltanto del 5,4% e s