Le fonti ufficiali come i mass media, i politici, i testi di economia e di scienza delle finanze, nonché diritto tributario sostengono che quando non ci sono soldi in quantità sufficientemente adeguata per i servizi, le tasse servono a far avere soldi allo stato.
Questo è assolutamente falso e illogico!
La moneta in una nazione si comporta come l'acqua nel circuito idraulico di raffreddamento di un automobile.
L'acqua che viene raffreddata dal radiatore, seguendo le condutture, giunge al motore raffreddandolo, poi torna di nuovo al radiatore per cedere calore all'ambiente esterno.
Questo ciclo continuerebbe all'infinito se non ci fossero delle perdite.
Quando però il liquido di raffreddamento raggiunge un livello basso occorre riempire la vaschetta con della nuova acqua fino a raggiungere un livello adeguato.
In modo analogo la moneta serve si a pagare i servizi, ma quando i soldi delle tasse vengono utilizzati per pagare lo stipendio ad un insegnante o ad un infermiere questo non viene “perso” perché gli impiegati poi lo spendono, facendo cosi circolare le merci; con la circolazione delle merci si pagherà principalmente l'iva ma anche tutte quelle somme che alla fine, messe assieme, verranno di nuovo incassati dal Ministero dell'Istruzione e della Sanità (nell'esempio dell'insegnante e dell'infermiere), i quali pagheranno ancora una volta lo stipendio con la stessa moneta.
L'aspetto criminoso del prelievo fiscale consiste nel sottrarre moneta ai cittadini per ridurne la massa globale, quindi con minore moneta vengono inficiati gli scambi di prodotti e servizi.
Oggi infatti non mancano i beni e la crisi, che sarebbe più giusto chiamarla truffa, c'è perché semplicemente ai cittadini manca moneta in quantità sufficientemente adeguata per consentire gli scambi.
La sottrazione viene effettuata con l'alibi di mantenere un rapporto debito pubblico/PIL al di sotto di una certa percentuale ma da un punto di vista economico e produttivo, mantenere questo rapporto non serve a nulla, se non alla classe politica per farsi complice di un sistema bancario, il cui unico scopo è quello di arricchirsi tramite i mercati azionari.
Se le tasse non fossero un sistema truffaldino per impoverire la gente oggi, con l'aumento del prelievo fiscale dovremmo assistere ad una abbondanza di servizi mentre, per paradosso, a questo continuo aumento di tasse, corrisponde contemporaneamente un taglio continuo dei servizi per il cittadino.
I governi infatti, sanno bene che si tratta di truffa, perché si sono trasformati in esattori della finanza mondiale e ci mettono paura minacciandoci con strumenti come "Equitalia" e "Agenzia delle Entrate".
Tasse e debito pubblico
Nella nostra nazione, come quelli dell'Eurozona, non godiamo della moneta sovrana e non potendo più emetterla dobbiamo prenderla in prestito dalla Banca Centrale Europea (privata) o dai mercati di capitali privati che chiedono il pagamento di interessi.
Ebbene nonostante i cittadini siano gli unici produttori di ricchezza, per potersi scambiare i prodotti ed i servizi, devono pagare delle tasse semplicemente per ripagare il debito, anche se per debito si intende una semplice voce di bilancio, perché nella realtà i cittadini non ricevono alcun bene se non della carta stampata e/o moneta elettronica.
I cittadini non ripagano questo debito fittizio (ripeto è solo una voce di bilancio) solo con le tasse ma anche con la cessione di beni ovvero, con la privatizzazione dei servizi dello Stato (creati sempre dai cittadini), con la cessione di diritti civili, con la liberalizzazione del mercato del lavoro e con la vendita all'asta di immobili.
Se lo Stato avesse la Sovranità Monetaria, la spesa pubblica potrebbe essere finanziata direttamente con l'emissione di moneta nuova, tuttavia questo comporterebbe un aumento di globale di moneta che causerebbe inflazione.
Operando in questa maniera, il prelievo fiscale servirebbe a drenare moneta regolando la domanda aggregata, mantenendo cosi il potere di acquisto dei cittadini.
La tassazione sarebbe quindi una fase successiva alla spesa pubblica dello Stato (vedi Tax Driven Money). Warren Mosler - economista - nella descrivere questo meccanismo dice: «La moneta è emessa dallo Stato, che è l'unico che la può creare legalmente dal nulla.
La moneta è emessa nel momento in cui lo Stato attua la spesa pubblica.
Finché lo Stato non spende, dunque, i cittadini non potranno avere il denaro necessario per pagare le tasse.
Una volta che lo Stato avrà emesso moneta per la spesa allora i cittadini avranno il denaro necessario per pagare le tasse».
A. Tirone
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