Passa ai contenuti principali

Università di Teramo. Il valore indotto della moneta.

E allora la parola al professor Giacinto Auriti.
Lo ringraziamo anche della pazienza con la quale finora ha aspettato. Viene dell'Università di Teramo. 
 
Ci parlerà della proprietà della moneta, il suo valore indotto, lacune normative, uniformi dei sistemi legislativi e costituzionali.
Io sono costretto a iniziare questa mia comunicazione con una battuta un po' scandalosa. 
 
Cioè, io oso affermare che il Trattato di Maastricht si è occupato di tutto, tranne della cosa più importante che è questa stabilire di chi è la proprietà della moneta all'atto dell'emissione.
Perché prima di dire, chi è il creditore debitore, io devo dire chi è il proprietario. 
 

E naturalmente a questo punto noi abbiamo fatto nell'università di Teramo una ricerca che è durata 34 anni.
Dopo 34 anni noi abbiamo portato un risultato scientifico che non ha precedenti in nessuna università del mondo.
Fino a oggi, quando si è parlato di moneta, se ne è parlato solamente in senso univoco.
Noi abbiamo dimostrato che vi sono due qualità di moneta la moneta a proprietà e la moneta a debito. 
 
Quando la moneta era d'oro, il portatore era il proprietario della moneta.
Oggi il portatore della moneta nominale si illude di essere il proprietario.
Questo è perché sostanzialmente è il debitore. 
 
Le banche centrali emettono la moneta in un solo modo, prestando quindi tutta la moneta in circolazione e oggetto di debito verso la banca centrale.
Questo significa che quando io pago con denaro un debito di denaro è come se pretendessi di pagare un debito con un altro debito.
Non lo posso fare a lungo andare. Io sono costretto a pagare con la proprietà del mio capitale e col prodotto del mio lavoro.
 
Il cambiamento fondamentale si è avuto con l'avvento dello Stato costituzionale.
Vedete quando si è sostituito alla moneta d'oro la moneta nominale non si è avuto solamente un cambiamento della struttura merceologica del simbolo, ma si è avuto un mutamento essenzialmente giuridico perché il portatore della moneta d'oro era il proprietario.
Oggi i popoli sono stati trasformati in debitori del loro denaro, sicché quando noi andiamo ad analizzare le vere cause della rivoluzione francese, noi dobbiamo capire che la vera causa della rivoluzione francese non è stata la triade della Liberté,
Egalité, Fraternité, che sono considerazioni che valgono per gli ingenui.
Il vero scopo della Rivoluzione francese fu stabilito nel 1694 dalla Banca d'Inghilterra perché quando il Patterson fondò la Banca d'Inghilterra, sostenne che la Banca d'Inghilterra era basata sulla regola che invece di prestare denaro, cioè oro, si dovessero prestare le cambiali della banca, cioè le note a un banco banconote.
 
E cominciò da qui la trasformazione graduale per cui le banche centrali hanno capito una grande regola del giogo. Il valore non è mai una proprietà della materia. Anche l'oro ha valore non perché oro, ma perché noi ci siamo messi d'accordo che lo abbia sì che spostando la convenzione dall'oro alla Carta, si è riusciti a creare con la Carta il valore dell'oro e questo è avvenuto gradualmente in una prima fase. 
La Banca d'Inghilterra ha emesso le note on bank, la cartamoneta e questa cartamoneta era convertibile in oro a richiesta. Si è dimostrato che solamente il 15 20% della carta moneta veniva convertiti in oro. E allora che cosa è avvenuto? È avvenuto che le banche centrali hanno tolto completamente la convertibilità in oro. Che oggi, se andiamo a leggere il testo della dichiarazione di una banconota sottoscritto lire 1000 lire 100.000 pagabili a vista che sono le. E di una falsa cambiale. A questo punto si imponeva la necessità scientifica di dire il perché. 
 
Nasce il valore monetario. E noi lo abbiamo detto perché abbiamo detto una cosa ovvia le cose più difficili da dimostrare sono le cose ovvie o so dire questa verità è come i baffi che uno non li vede perché stanno sotto al naso.
 
Perché la moneta ha valore, la moneta ha valore. Perché essendo un misura del valore e anche necessariamente valore della misura, il valore della misura che significa vedere ogni unità di misura, la qualità corrispondente a quello che deve misurare come il metro, la qualità della lunghezza perché misura la lunghezza, la moneta, la qualità del valore perché misura il valore. E allora la moneta non è solamente misura del valore, ma anche valore della misura, il valore della misura, il potere d'acquisto, quello che noi abbiamo definito il valore indotto della moneta. 
 
La nostra cattedra si distingue da tutte le altre cattedre delle Facoltà di Giurisprudenza perché le altre cattedre parlano di fattispecie giuridiche note a tutti. Noi abbiamo scoperto una fattispecie giuridica nuova, l'indotto giuridico. E abbiamo applicato un principio che è stato elaborato in nostra collaborazione con i componenti del Centro di Cooperazione Sintesi dell'Università di Roma, di cui hanno fatto parte i grandi nomi Fermi, Amaldi, Carnelutti, Betti. E questi hanno insegnato che esiste il principio della circolarità delle scienze, cioè ci sono delle verità che si devono desumere da una scienza diversa da quella in cui il fenomeno si verifica.
 
E abbiamo scoperto l'indotto giuridico, come nella dinamo si realizza l'indotto fisico, perché nella Dinamo si trasforma energia meccanica in energia elettrica. Così nella moneta si trasforma il valore di uno strumento giuridico che è una convenzione quale quella relativa a qualunque unità di misura e che un fumus iuris in un bene reale oggetto di proprietà per cui la moneta ha valore per il semplice fatto che noi ci mettiamo d'accordo che lo abbia. 
 
Ecco perché oggi noi abbiamo denunciato in questa sede, in questo convegno, la gravissima lacuna del Trattato di Maastricht. Perché Maastricht ci deve dire di chi deve essere dichiarata la proprietà della moneta all'atto dell'emissione. 
 
Noi abbiamo fatto un progetto di legge, un disegno di legge che è stato presentato al Senato l'11 gennaio 95 con il numero 1282 della 12.ª legislatura. Questo disegno di legge è composto di 50 parole che io ora vi dico. 
 
Per scrivere queste 50 parole io non mi vergogno di dirlo. Abbiamo lavorato nell'università per 34 anni. 
 
Articolo primo all'atto dell'emissione. La moneta nasce di proprietà dei cittadini italiani e va accreditata dalla Banca centrale allo Stato.
 
Di tutte queste parole due sono le parole importanti. La parola nasce perché è il risultato della teoria del valore indotto della moneta. Come l'energia elettrica nasce nella lampadina, così il valore monetario nasce nel pezzo di carta che sta in tasca a ogni cittadino. Voglio precisare che per il principio dell'indotto giuridico noi abbiamo dato una nuova definizione della moneta. 
 
La moneta è un bene collettivo perché causato dalla convenzione sociale, ma di proprietà privata individuale perché attribuito al portatore del simbolo. Per l'indotto giuridico la moneta mio è la mia e ognuno di voi ha la sua moneta. E l'unico caso in cui un bene collettivo non è in comproprietà, ma è proprietà individuale. 
 
Ecco la ragione della seconda norma di questo disegno di legge. Perché questo disegno di legge abbiamo considerato la possibilità di attribuire a ogni cittadino un codice dei redditi sociali mediante il quale veniva accreditata alla guida il reddito causata dall'emissione monetaria e da altre. 
 
Per esempio le aziende di Stato. Che significa questo? Vedete la prima cosa che è stato fatto al nostro progetto è stata l'accusa di utopia.
Nel campo scientifico l'utopia non esiste. Se ci avessero detto un secolo fa che si andava sulla Luna, l'avremmo presi per matti. Noi che cosa siamo venuti a proporre in questa sede? Siamo venuti a produrre immagini che recepisca il messaggio che ogni cittadino europeo sia dichiarato comproprietario del valore monetario creato dalla Banca centrale europea. 
 
Noi questo oggi lo possiamo dire perché per il principio dell'indotto giuridico abbiamo dimostrato che la moneta è un bene reale o oggetto di proprietà. E dopo che abbiamo dimostrato questo abbiamo anche dimostrato la differenza che c'è tra valore indotto e valore creditizio. Il credito si estingue con il pagamento. Quando io ho pagato una cambiale, la start up non mi serve più. La moneta continua a circolare dopo ogni transazione perché come ogni unità di misura è un bene ad utilità ripetuta. 
 
Dire che la nostra Scuola di scienza monetaria, che è stata fondata nell'Università di Teramo da Gabriele D'Annunzio in Abruzzo, è la prima università del mondo in materia monetaria perché è l'unica che basa sulle nuove teorie scientifiche del valore indotto. 
 
Vediamo quali sono le implicazioni pratiche di questa scelta. Prima implicazione Noi diamo ad ogni cittadino un reddito di cittadinanza, cioè una quantità di denaro, badate senza che lavori, cioè nella qualità di proprietario e non di salariato. Noi abbiamo dimostrato che l'uomo, per il solo fatto che vive, crea valore anche se non lavora. E l'abbiamo dimostrato in base a due ordini di principi. Primo principio non esiste ricchezza in un mondo di morti, è ovvio. Secondo principio l'uomo, per il solo fatto che accetta la moneta, contribuisce a crearne il valore. Quindi per il solo fatto che vive l'uomo, crea valore e ha diritto ad avere un reddito di cittadinanza. 
 
C'è un diritto della persona umana con contenuto patrimoniale che integri i diritti tradizionali della persona umana. Il secondo punto che io voglio mettere in evidenza che qui è stato toccato. E stato quello di affrontare il problema fiscale rivedendo le scelte strategiche. Sono sempre molto semplici. Tutti gli strateghi hanno avuto la logica dei bambini e non abbiamo fatto una proposta. Noi abbiamo proposto di fare contestualmente una riforma monetaria e fiscale. Perché una volta digrada la moneta di proprietà dei cittadini? Lo Stato deve trattenere in partenza quello che gli serve per scopi di pubblica utilità, senza esibire il denaro dei cittadini e ritirarla col fisco. Questo significa eliminare milioni di ore di lavoro che oggi sono banalmente sterilizzate da attività ragionieristico e contabili senza trattare della riduzione fiscale. 
 
Un secondo problema pratico che noi risolviamo è quello della conflittualità nei contratti di lavoro. Inoltre, chi guida ogni cittadino goda di reddito monetario. Noi abbiamo rafforzato una volta per sempre la posizione del contraente più debole. E allora quando il lavoratore fa il contratto di lavoro lo fa non perché è stato necessitato a farlo, ma perché lo ha voluto. E allora deve rispettare il principio del mantenere la parola data. Per cui io posso fare anche un salario, un contratto con il salario di una lira al mese, perché se l'ho fatto l'ho fatto, perché l'ho voluto e non perché sono stato costretto a farlo. Questo significa mettere il mondo del lavoro in posizione concorrenziale di dimensioni mondiali. 1/3 principio che noi abbiamo affrontato è stato quello della digitalizzazione dei popoli. 
 
Come voi sapete oggi il numero delle morti è superiore a quello delle nascite, perché noi abbiamo dato una risposta, perché con la moneta debito i giovani oggi non hanno la ragionevole previsione di poter mantenere una famiglia. Ecco la ragione per cui l'aumento delle morti è superiore a quello delle nascite. Un altro problema che noi abbiamo considerato è quello delle forme macroscopiche di emigrazione e di immigrazione, perché noi vediamo che nelle nostre strade circolano i negri, gli arabi, i marocchini e tutti lì. Perché vedete, noi abbiamo dato la risposta. Il denaro degli uomini è come l'acqua, vedi pesci. In tempi di siccità i pesci abbandonano le zone aride e vanno nelle pozzanghere d'acqua. Su questa regola i banchieri dell'Ottocento hanno spostato masse enormi di uomini dall'Europa, l'America del Nord, creando rarità monetaria in Europa e abbondanza di monete in America con la regola del Paterson, cioè la regola programmata dalla Banca d'Inghilterra. 
 
Le loro carte che non pone problemi di rarità. Quindi qual è la nostra proposta? Come noi dobbiamo proporre di integrare Maastricht. Noi proponiamo un nuovo tipo di moneta che deve avere le qualità positive dell'oro e non quelle negative, le qualità positive della carta e non quelle negative, la qualità positiva del loro portatore nel proprietario. La qualità negativa che poneva dei problemi esasperanti di rarità. 
 
Esempio se io ho un bicchiere e una lira, io posso vendere il bicchiere al direttore. Se io sul mercato devo mettere il secondo bicchiere, devo mettere la seconda lira, mettere la seconda lira d'oro è molto difficile, metterla di carta viene subito. E allora qual è il problema? E quello di sostituire all'oro la carta? Ma attribuire la proprietà della moneta al cittadino in applicazione del valore introdotto della moneta? 
Naturalmente dire questo significa anche assumersi la responsabilità di indicare la legge della rarità monetaria. Perché un'altra cosa che è stata fatta negli ambienti pseudo tecnici, quali sono quelli dei monetaristi attuali? E che noi andremo incontro ad una inflazione galoppante. 
 
E qui voglio concludere informandoli della legge della rarità, perché quando la moneta era d'oro. La rarità dell'oro era la garanzia della rarità della moneta e la moneta deve essere rara perché si misura il valore dei beni economici, che sono tali perché limitati nella quantità, cioè rari, e l'unità di misura di avere la qualità corrispondente a quello che deve misurare deve avere la caratteristica della rarità. Anche la moneta, allora, una volta abolito l'oro, ci serve la legge scientifica della rarità che noi abbiamo elaborato nella nostra università e che in sintesi è questa. 
 
Posto che il prezzo di mercato non è solamente l'indice del valore di un bene, ma anche l'indice del punto di saturazione del mercato, per cui io dico che il mercato è saturo quando il prezzo tende a coincidere col costo di produzione. Quando questa tendenza si verifica, noi ci dobbiamo fermare sia a produrre un'idea che a produrre merci, sia a produrre beni e a produrre lire per portare l'esempio di poc'anzi. E allora, concludendo qual è la sintesi, noi vogliamo integrare i diritti della persona umana con un diritto sociale. Oggi si è parlato di diritto sociale che significa diritto sociale, diritto sociale e quella parte dell'ordinamento giuridico il cui scopo della norma non è solamente quello di dare la tutela giuridica, ma anche il contenuto economico del diritto. 
 
Fino a oggi il contenuto economico del diritto è stato realizzato con beni reali, per esempio la riforma agraria, l'assegnazione degli alloggi. E questo che cosa ha causato la pianificazione dei consumi come conseguenza della pianificazione della produzione? 
 
Gli uomini sono stati trattati come polli in batteria. 
 
Tutte le economie del piano hanno questo equivoco. Noi che cosa proponiamo di dare al cittadino? Non i beni reali, ma il denaro per comprarli? Cioè, noi vogliamo usare la moneta come strumento di diritto sociale? Detta in parole povere, noi dobbiamo riprendere i soldi nostri. E chiaro che una formula di questo genere è una riforma rivoluzionaria, perché la grande rivoluzione avvenuta con l'avvento della Rivoluzione francese. Con la Rivoluzione francese si sostituì alla moneta d'oro, la moneta nominale, cioè la moneta propria dalla moneta debito, ed è esplosa l'angoscia dei debiti e dell'insolvenza, che sono stata la causa fondamentale della rivoluzione della Vandea in Francia. 
 
Noi su questo argomento abbiamo fatto una ricerca scientifica di altissima, di altissimo impegno. Non a caso tutte le volte il singolo evento dello Stato costituzionale e della moneta nominale si sono avuti dei fermenti rivoluzionari. Il senso di malessere che oggi entra in tutte le famiglie e l'angoscia del debito una volta la gente lavorava per un profitto, oggi lavora per pagare i debiti. Vediamo la differenza che c'è tra questa Reggia e il livello economico del Sud di oggi. Perché oggi il Sud è così? Perché si è sostituita alla moneta d'oro, la moneta debito con la moneta debito. 
 
L'uomo ha cominciato a vivere una dimensione bestiale. Vedete, noi siamo stati i primi che abbiamo fatto la distinzione della moneta in due qualità moneta proprio da loro, moneta, debito, la moneta nominale. Noi pensiamo di essere stati i primi a aver intuito questo mentre ci siamo accorti che avevamo inventato l'ombrello perché non a caso nell'Apocalisse si distingue il numero della bestia dal numero dell'uomo e per numero si intende quello che serve per comprare, per vendere. 
 
Siccome nella tradizione letteraria tradizionale la parola numero significava misura, perché ogni misura è un numero, tanto è vero che noi parliamo di unità di misura. Allora dobbiamo capire che la differenza che c'è tra il numero che serve per comprare, per vendere della bestia e il numero dell'uomo è la differenza che c'è tra l'uomo e la bestia. 
 
Qual è la differenza? Ce lo dice il Vangelo quando dice non bisogna. Neville, l'uomo che consegue il di più che caratterizza il godimento dell'uomo. Il diritto di pretendere, cioè la proprietà e la dimensione etico giuridica si gode di un bene prezioso. Il diritto di pretenderlo? No, io me ne vado.
No, no, no, no, prego io.
arlare in merito, se. No non interrompo, volevo fare. Vorremmo farle presente che noi abbiamo un orario di durata fino alle 19. Abbiamo ancora due relatori in sala, solo le 18 no, ma non se ne deve andare. Scusi? Abbiamo dato a tutti, abbiamo dato a tutti 1/4 d'ora. Lei per questo affascinante tema ci ha intrattenuti per circa mezz'ora? Io no, no. 17 minuti. No, no, no. Un po di più, un po di più, un po di più. La prego di concludere. Non si deve morire. Guardi, io c'è un orario che ha segnato le ore 19. Sono 18:30. Abbiamo ancora due relatori, mediamente più di questo. No, anzi, la prego di concludere, per carità. Io non posso vivere più di. Questo, non mi deve obbedire perché non c'era nessuna ipotesi. Comunque voglio conclusi. Voglio dire una cosa oggi qui si è parlato di democrazia. 
 
La parola democrazia significa sovranità di popolo. La sovranità del popolo è tale se il popolo, oltre ad avere la sovranità politica, ha anche la sovranità monetaria, cioè la proprietà della moneta, all'atto dell'emissione. E se questo principio non viene recepito da Maastricht, vuol dire che Madrid segue la regola non della democrazia ma della US. Burocrazie? Grazie.

 

Commenti

Post più visti

Leggete a chi vanno i miliardi della Bce. E vomitate!

Mi prenderei a sberle. Avevo un documento agghiacciante in scrivania e non l’ho aperto per mesi. Dentro c’è la verità su chi Mario Draghi sta veramente finanziando coi miliardi del Quantitative Easing (Qe) mentre storce il naso se Roma chiede 20 euro per gli abruzzesi in ipotermia, sfollati da mesi, con morti in casa e la vita devastata, o per mettere 11 euro in più nel Job Act infame di Renzi e Poletti. Quando io gridavo a La7 “Criminali!” contro gli eurocrati, l’autore del programma, Alessandro Montanari, mi si avvinghiava alla giacca dietro le quinte e mi rampognava fino alla diarrea. Quel genio di Oliviero Beha mi rampognò in diretta, è in video. Ma voi leggete sotto, mentre pensate ai sofferenti d’Italia. Bacinella del vomito a portata di mano, raccomando. Il pdf in questione mi arrivò a fine ottobre via mail da Amsterdam, fonte autorevole oltre ogni dubbio. M’ingannò, porcaputtana, il subject mail che era “Draghi finanzia il Climate Change”. Pensai, ok, ci ar

IL VIRUS GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

Post per pochi intimi.5 minuti per avere una visione corretta di quello che è realmente accaduto. Buona lettura. Può un virus arrivare proprio nel momento esatto per essere considerato come una vera e propria benedizione? Sarebbe quasi un’eresia rispondere di si. Invece, per gli operatori finanziari, è proprio ciò che è accaduto. A giugno 2019 il mercato dei REPO stava iniziando a collassare mostrando segnali di pericolo sistemico. La maggior parte della gente non sa neanche che cosa siano i REPO. In pratica sono operazioni di pronti contro termine con cui le banche e i maggiori operatori economici si scambiano asset (principalmente titoli di stato) con operazioni di durata brevissima allo scopo di ottenere liquidità istantanea per le ragioni legate soprattutto al rischio controparte che scaturisce da operazioni altamente speculative nel mercato dei derivati. Il campanello d’allarme inizia a suonare a giugno. A settembre 2019 la situazione diventa preoccupante. Quanto preoccupan

Quando e perchè è iniziato il declino Italiano ?

Nel 1987 l’Italia entra nello Sme (Sistema monetario europeo) e il Pil passa dai 617 miliardi di dollari dell’anno precedente ai 1201 miliardi del 1991 (+94,6% contro il 64% della Francia, il 78,6% della Germania, l’87% della Gran Bretagna e il 34,5% degli Usa). Il saldo della bilancia commerciale è in attivo di 7 miliardi mentre la lira si rivaluta del +15,2% contro il dollaro e si svaluta del -8,6% contro il marco tedesco. Tutto questo,  ha un suo apice e un suo termine coincidente con la nascita della Seconda Repubblica. La fredda legge dei numeri ci dice difatti che dal 31 dicembre del 1991 al 31 dicembre del 1995, solo quattro anni, la lira si svaluterà del -29,8% contro il marco tedesco e del -32,2% contro il dollaro Usa. La difesa ad oltranza e insostenibile del cambio con la moneta teutonica e l’attacco finanziario speculativo condotto da George Soros costarono all’Italia la folle cifra di 91.000 miliardi di lire. In questi quattro anni il Pil crescerà soltanto del 5,4% e s