Passa ai contenuti principali

MATERIALISMO GIURIDICO.

Il demanio pubblico non appartiene ai cittadini.
I beni pubblici appartengono agli ENTI pubblici (Caringella - Manuale di diritto Amministrativo 2016, 883 n 1- essi, fatta qualche eccezione, sono assimilati ai BENI PRIVATI).
Questo perché ci si è mossi da premesse di filosofia del diritto basati sul MATERIALISMO GIURIDICO. 
Secondo Auriti :
premesso che la proprietà è il GODIMENTO del bene, muovendoci secondo lo schema suddetto, si giunge all’assurdo che l’organo (Ente) possa godere al posto del cittadino.
 
La proprietà appartiene solo alla PERSONA FISICA, per questo usando tale allucinante schema si usa il termine di PERSONA GIURIDICA, per attribuire la proprietà ad altri, che non sia il cittadino. 
 
"fictio iuris" "patrimonio personificato" "società anonima" sono tutti esempi di società SENZA contenuto umano. 
 
Grazie all’idealismo si è confuso oggetto e soggetto e il cittadino perde consapevolezza del fatto che i beni dovrebbero essere solo strumenti e quindi non possono godere dei diritti di proprietà.
"Manca il protagonista, manca l’umanità" Marcellusi. 
 
Non è vero che il comunista nega la proprietà privata, perché non la vuole, ma proprio perché la vuole. (solo per Sé - ndr-).
Diritto e psicologia sono strettamente legati. 
 
Secondo il diritto romando al diritto di proprietà corrisponde L’ANIMUS DOMINI.
Secondo il socialismo il diritto di proprietà appartiene al patrimonio stesso, come fosse proprietario di sé stesso, ma un patrimonio senza proprietario non esiste .. e da qui nascono le mangiatoie. 
 
Giacinto Auriti “La proprietà di popolo” Ed Solfanelli

 

Commenti

Post più visti

Leggete a chi vanno i miliardi della Bce. E vomitate!

Mi prenderei a sberle. Avevo un documento agghiacciante in scrivania e non l’ho aperto per mesi. Dentro c’è la verità su chi Mario Draghi sta veramente finanziando coi miliardi del Quantitative Easing (Qe) mentre storce il naso se Roma chiede 20 euro per gli abruzzesi in ipotermia, sfollati da mesi, con morti in casa e la vita devastata, o per mettere 11 euro in più nel Job Act infame di Renzi e Poletti. Quando io gridavo a La7 “Criminali!” contro gli eurocrati, l’autore del programma, Alessandro Montanari, mi si avvinghiava alla giacca dietro le quinte e mi rampognava fino alla diarrea. Quel genio di Oliviero Beha mi rampognò in diretta, è in video. Ma voi leggete sotto, mentre pensate ai sofferenti d’Italia. Bacinella del vomito a portata di mano, raccomando. Il pdf in questione mi arrivò a fine ottobre via mail da Amsterdam, fonte autorevole oltre ogni dubbio. M’ingannò, porcaputtana, il subject mail che era “Draghi finanzia il Climate Change”. Pensai, ok, ci ar

IL VIRUS GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

Post per pochi intimi.5 minuti per avere una visione corretta di quello che è realmente accaduto. Buona lettura. Può un virus arrivare proprio nel momento esatto per essere considerato come una vera e propria benedizione? Sarebbe quasi un’eresia rispondere di si. Invece, per gli operatori finanziari, è proprio ciò che è accaduto. A giugno 2019 il mercato dei REPO stava iniziando a collassare mostrando segnali di pericolo sistemico. La maggior parte della gente non sa neanche che cosa siano i REPO. In pratica sono operazioni di pronti contro termine con cui le banche e i maggiori operatori economici si scambiano asset (principalmente titoli di stato) con operazioni di durata brevissima allo scopo di ottenere liquidità istantanea per le ragioni legate soprattutto al rischio controparte che scaturisce da operazioni altamente speculative nel mercato dei derivati. Il campanello d’allarme inizia a suonare a giugno. A settembre 2019 la situazione diventa preoccupante. Quanto preoccupan

Quando e perchè è iniziato il declino Italiano ?

Nel 1987 l’Italia entra nello Sme (Sistema monetario europeo) e il Pil passa dai 617 miliardi di dollari dell’anno precedente ai 1201 miliardi del 1991 (+94,6% contro il 64% della Francia, il 78,6% della Germania, l’87% della Gran Bretagna e il 34,5% degli Usa). Il saldo della bilancia commerciale è in attivo di 7 miliardi mentre la lira si rivaluta del +15,2% contro il dollaro e si svaluta del -8,6% contro il marco tedesco. Tutto questo,  ha un suo apice e un suo termine coincidente con la nascita della Seconda Repubblica. La fredda legge dei numeri ci dice difatti che dal 31 dicembre del 1991 al 31 dicembre del 1995, solo quattro anni, la lira si svaluterà del -29,8% contro il marco tedesco e del -32,2% contro il dollaro Usa. La difesa ad oltranza e insostenibile del cambio con la moneta teutonica e l’attacco finanziario speculativo condotto da George Soros costarono all’Italia la folle cifra di 91.000 miliardi di lire. In questi quattro anni il Pil crescerà soltanto del 5,4% e s