E’ chiaro che la scelta di far chiudere a tempo indeterminato Shanghai con la scusa di una epidemia chiaramente irrisoria, sia nei numeri che nei sintomi, è legata al ruolo svolto da Shanghai nell’economia globale.
Shanghai è l’avamposto della Banda Rothschild & Co. in Cina:“Uno dei principali sviluppi di quest’anno è stata l’invasione di Shanghai da parte di Wall Street, nonostante le continue tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina… JP Morgan, la banca di investimento statunitense, sta completando un’acquisizione da 1 miliardo di dollari per assumere il pieno controllo di un controllata del gestore del fondo.
Ciò ha fatto seguito a una mossa simile a marzo del suo rivale Morgan Stanley.
Anche Blackrock, il gestore di fondi globale con sede a New York, ha ottenuto il via libera ad agosto per gestire un’attività di gestione di fondi interamente controllata.”[2]
La stessa CNN da un quadro ancora più completo dell’importanza di Shanghai per i poteri economico-finanziari occidentali legati al cartello della mafia khazara e al Deep State globalista:
“Entro la fine del 2021, più di 800 multinazionali avevano stabilito sedi regionali o nazionali a Shanghai…Tra queste, 121 sono società Fortune Global 500, tra cui Apple (AAPL), Qualcomm (QCOM), General Motors (GM), Pepsico (PEP) e Tyson Foods (TSN)… Più di 70.000 società di proprietà straniera hanno uffici in città…Volkswagen e General Motors gestiscono entrambe stabilimenti a Shanghai…Shanghai ospita anche la prima gigafactory di Tesla (TSLA) in Asia…
A gennaio, Ford ha lanciato il suo sesto centro di design globale a Shanghai…Altre industrie includono quelle farmaceutiche…
A Ottobre Astra Zeneca ha aperto un centro di Ricerca e Sviluppo globale a Shanghai.”.
È quindi del tutto evidente che Shanghai rappresenta l’hub più essenziale della penetrazione occidentale dei poteri sia finanziari (Blackrock, Morgan Stanley, J.P., Morgan) sia industriali (automotive, informatica, alimentari, farmaceutici) in Cina.
È chiaro dunque che se il progetto di costruire un ecosistema economico-finanziario parallelo e alternativo a quello “americano” deve affermarsi, la Cina deve svincolarsi dall’abbraccio soffocante con i poteri finanziario-multinazionali occidentali, abbraccio che proprio a Shanghai ha il suo fulcro.
Che la chiusura prolungata per lockdown di Shanghai costituisca un colpo pesante per il sistema finanziario-industriale occidentale, e abbia dunque ottenuto il suo vero obiettivo, lo conferma la stessa CNN:
“Ma le restrizioni legate al Covid hanno costretto molte fabbriche a sospendere le attività a Shanghai e Kunshan (sobborgo di Shanghai), minacciando di interrompere le principali catene di approvvigionamento di automobili ed elettronica. Gli stabilimenti Volkswagen e Tesla a Shanghai sono stati chiusi per settimane… Pegatron, un fornitore chiave per Apple (AAPL), ha sospeso la produzione negli stabilimenti di Shanghai e Kunshan fino a nuovo avviso.”[3]
L’interruzione delle principali catene di approvvigionamento di automobili ed elettronica è un colpo duro per l’economia occidentale, che si lega al venire meno di gas e cereali da Ukraina e Russia.
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