Per inciso: turista deriva da “tour”, la parola francese che vuol dire “giro”. Quindi, e mi sembra appropriato, “turista” è colui che gira.
Magari su sé stesso, come i poveri topolini in gabbia corrono su quelle ruote che dovrebbero servire a farli sentire meno in gabbia.
La vacanza, per essere vacanza, dovrebbe essere una vita diversa. Non “lontana”, non necessariamente costosa.
Non consumismo e competizione. Una vita diversa, in un diverso ambiente, con abitudini diverse, un ritmo pacifico, senza doveri o impegni imposti.
Le vacanze industrial-consumistiche hanno distrutto migliaia di luoghi in Italia e nel mondo, luoghi dove andavamo da bambini e dove abbiamo passato le vacanze più belle della nostra vita, luoghi dove altri vivevano immersi nella bellezza.
Quei luoghi non ci sono più. Dove le scogliere sorgevano da un mare limpido, i prati di montagna e le foreste si stendevano a perdita d’occhio oggi ci sono case alberghi autostrade porti turistici aereoporti immondizia.
Abbiamo portato lo stesso sfacelo qua e là per il mondo, inseguendo la moda, la pubblicità, la voglia di non essere da meno.
I nostri figli e i nostri nipoti quei luoghi li hanno persi per sempre
Commenti
Posta un commento