C'è una cosa in cui gli italiani sono imbattibili.
Non è il calcio, né la formula 1.
È il dimenticare. Una sistematica immersione nell'oblio, una funzionale anestesia di massa, che permette comodamente e ipocritamente di non guardare la realtà, di non farsi domande e soprattutto di non darsi risposte.
"Chi ha avut ha avut, chi ha rat a rat, scurdammoce o passat".
Questo il nostro vero inno nazionale.
Che annulla ogni rimembranza consapevole e ci autoassolve nella nostra immane mediocrità.
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