Non ci è piovuto addosso nulla d'inaspettato.
Quello che viviamo, è frutto di decenni di involuzione, di condizionamento e di riforma totale del pensiero e delle abitudini umane.
Centinaia, migliaia di passi, hanno formato questo maledetto cammino.
Ci hanno smontato, pezzo dopo pezzo, abitudine dopo abitudine, idea dopo idea....azione dopo azione.
L'essere umano, è costruzione, è atto di volontà.
Possiamo evolvere positivamente solo in presenza d'impegno, di sacrifico e di autoimposizione.
In assenza di questi, l'essere umano, tende al regresso, all'ozio, all'inedia, in sostanza tende al male.
Ogni volta che abbiamo scelto la via più comoda, ci siamo avvicinati a quello che viviamo adesso.
Discorsi simili, oggi, nei tempi della propaganda e dell'edonismo, vengono tacciati di moralismo o paternalismo ma in tempi passati, sarebbero stati normalissimi, talmente ovvi da risultare quasi inutili da sottolineare.
Migliaia di piccole cose, che giustifichiamo sempre con un "che sarà mai"...... o che copriamo dietro miriadi di diritti campati in aria, che finiscono per coprire i diritti reali, relegandoli ad un ruolo secondario e superabile.
Oggi domina il diritto al superfluo, ad avere di tutto e di più di quel che non porta nulla alla nostra crescita reale di esseri umani.
Il diritto ad avere tanti vestiti, cellulari, giochini e quant'altro a basso prezzo, e chi se ne frega se per farli a quel costo, devono sfruttare i lavoratori o farli fare ai bambini.
Diritto a mangiare fuori tutte la settimane e farlo spendendo poco e chi se ne frega se ti mangi cose scadenti e OGM, diventando intollerante ad ogni cosa.
Diritto di non crescere, di non impegnarsi, di non creare famiglie e di non fare figli.....il rovesciamento totale dei valori, le cose più importanti fino a pochi anni fa, sono ora viste come orpelli inutili, come pesi ed impedimenti a quello che deve essere l'unico faro di queste vite sempre più inutili, il piacere a basso prezzo ed a impegno zero.
Diritto di non invecchiare mai....di rimanere sempre giovani, di ballare sul filo del ridicolo, scimmiottando quel che non siamo più.....tirando su una palpebra, un seno o iniettandoci un veleno per riempire una ruga, diventando di fatto un mostro inguardabile....un ridicolo succedaneo di essere umano.
L'ozio, il facile....le file per diventare veline o per entrare al GF.
I libri non letti e l'elezione di personaggi squallidi a maestri di vita.
La TV come fonte unica di sapere, propagato da esseri non più umani, tanto rilucenti da non vederne più i tratti somatici e pronti a tutto pur di rispettare i voleri del pensiero unico.
Non siete Giovani, siete patetici ed ancora più patetici sono quelli che non ve lo dicono e vi stanno a sentire.
Se non si riconosce più il mostro.....vuol dire che si è diventati noi stessi il mostro.
Dicono, i grandi pensatori asserviti che siamo depressi!
Come potremmo non esserlo se da esseri umani, viviamo una vita inumana, se ci hanno rigirato valori e pensieri?
Non siamo depressi, siamo prigionieri ma non ce ne accorgiamo più.....anzi, spesso amiamo le stesse catene che ci imprigionano.
Un essere che è arrivato a rinnegare se stesso, i suoi ruoli, i suoi sessi, i suoi lavori, la sua storia, le sue credenze, non può essere felice, non può essere libero.
Solamente un uomo simile sarebbe stato capace di credere a tutto quello che stiamo vivendo ora, solo un essere liquido e senza punti fermi, poteva accettare tutto questo e loro, i padroni, questo lo sapevano molto bene ed è per questo che hanno lavorato in tutti questi decenni.
Hanno creato il suddito perfetto, pigro, impaurito, indistinto ed inetto. Un essere talmente stupido da cedere se stesso e la sua libertà, in cambio di mille gadget effimeri e di una protezione di mera facciata, al suo più grande nemico.....
L'uomo non si sta estinguendo, l'uomo si è già lentamente estinto...... Quelli che vediamo ora, sono fuochi fatui....involucri vuoti, tristi e ridicoli esseri transumani.
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