Alicia Erazo, Alto Commissario internazionale per
i diritti umani del CIDHU (letteralmente
“Commissione Internazionale dei Diritti Umani” legata
all’ONU) per l’Europa, l’Asia e l’Oceania
“In Italia le misure di contenimento sono state
eccessivamente restrittive rispetto alla portata dell’epidemia”
ha detto il commissario per i diritti umani.
“Basti pensare al fatto che molti dei morti, ufficialmente
per Covid-19, sono stati cremati e non c’è stata la possibilità
di appurare la reale causa del decesso. Per molti di loro non è
certo che sia stato il virus a condurli alla morte e nessuno si è
preso la briga di fare analisi più approfondite in questo senso.
Perché se non ci sono certezze, le misure sono state così
estreme? Perché agli italiani sono stati tolti così tanti diritti
senza che il popolo pensasse minimamente di ribellarsi a questo
assurdo stato di fatto?
Le conseguenze, i cittadini italiani, le pagheranno per anni.
Ancora adesso stanno ripartendo poche attività e le misure, in
alcuni casi, sono ancora assurde. Basti pensare, una per tutte, alla
mascherina: un uso prolungato della stessa danneggia la salute, altro
che proteggerci, e lo dicono tutti i medici”.
Eppure basta fare una passeggiata per scoprire che, ancora oggi,
viene dato per scontato da molti che la mascherina debba essere
indossata addirittura anche all’aria aperta, pena una salatissima
sanzione, e molti governatori sembrano fare a gara a chi la spara più
alta imponendo l’obbligo di quest’accessorio dall’utilità così
controversa, anche all’aperto.
Dove non ha senso e soprattutto non è utile ai fini del
contenimento del contagio, bensì dannoso, come conferma anche la
Erazo.
“In questi mesi – prosegue Alicia
che l’Italia la conosce bene perché vi opera da anni, al fianco di
bambini in difficoltà e quasi ‘invisibili’ al resto del mondo
– sono accaduti troppi episodi non degni di un Paese
civile come dovrebbe essere l’Italia.
Non è pensabile che si
faccia il Tso ad un cittadino che
sta solo esponendo”, magari in maniera singolare,
“semplicemente la propria opinione sulle mascherine”,
opinione per altro corretta.
“O ancora: è da Paese civile il fatto che un singolo
cittadino, in una spiaggia vuota, venga inseguito dalle forze
dell’ordine come se fosse il peggiore dei criminali?
Sono stati violati, in questi mesi, diritti umani
fondamentali e gli italiani si sono adeguati a questo venire meno dei
loro diritti, forse a causa della politica che da troppi
anni li ha sottomessi facendo credere loro di doversi sempre adattare
ad ogni imposizione, anche la più ingiusta”.
E in merito all’app “Immuni“, cosa ne pensa? “Beh, c’è poco da pensare: è assurdo! E’ vero che al giorno d’oggi basta poco per essere sempre tracciati, ma scaricando quell’app diamo il nostro consenso per essere perennemente controllati. Ma non solo: anche i braccialetti elettronici ipotizzati da qualcuno per il ritorno a scuola degli studenti, sono al limite dell’illegale. Davvero gli italiani sarebbero disposti a mandare i loro figli in classe come se fossero dei prigionieri di Guantanamo?”
“La cosa davvero assurda sa qual è? – chiede
Alicia – E’ che la gente in
Italia abbia più paura della multa che del contagio, e
questo perché il popolo si è lasciato sottomettere credendo
ciecamente a tutto ciò che gli è stato propinato.
Io non dico che
il Coronavirus non esista, assolutamente, non alimento complotti e
teorie varie, e rispetto alla discussione se sia naturale,
artificiale, di laboratorio, di un pipistrello, non entro proprio nel
merito perchè è un discorso meramente scientifico sulle sue origini
che non modifica affatto le sue implicazioni sulla nostra vita. Però
ritengo che bisogna informarsi bene, dagli esperti, per capire che la
letalità non è così alta come ci è stato fatto credere, e che
quindi bisogna contenere il contagio con misure di buon senso come il
distanziamento, l’igiene delle mani ecc. ecc. ma senza esagerare
con chiusure assolutamente ingiustificate da una situazione sanitaria
non così allarmante come hanno imposto in Italia. Ciò che vedo,
ora, sono milioni di italiani ridotti alla fame, in molti casi senza
aiuti reali dal governo. Come si può credere che portare i propri
cittadini al suicidio sia la strada giusta?”.
Proprio Michelle Bachelet nelle ultime settimane
ha in più occasioni ha criticato l’uso della forza in alcuni paesi
del mondo durante l’emergenza Coronavirus. Non ha citato questi
Paesi, ma sappiamo bene che ciò che è successo in Italia
non ha eguali in alcuna democrazia occidentale in termini di
privazioni delle libertà personali garantite dalla
Costituzione, anche in contesti e situazioni che mai potevano
mettere a rischio il contagio da Covid-19
Sull’incostituzionalità dei decreti del
Governo e dei comportamenti estremi adottati dallo Stato sui
territori c’è un dibattito importante, che è arrivato persino in
Parlamento con la discussione di una mozione a cui il Ministro per i
Rapporti con il Parlamento e le Riforme Federico D’Incà ha
risposto in Aula alla Camera dei Deputati: “Sappiamo di aver
dovuto comprimere i diritti in una maniera senza precedenti nella
storia della Repubblica. E’ stato doloroso per tutti. Non auguro a
nessun governo, in futuro, di dover adottare decisioni tragiche. La
scelta è stata: Garantire la salute limitando le libertà”.
Il tema, quindi, è caldo e ovviamente ognuno è libero di avere
la propria idea in merito. Ma non c’è alcuna bufala
e alcuna fake news. L’unica disinformazione,
al contrario, è quella di chi non approfondisce l’argomento e da’
per scontato che non può accadere nulla oltre il proprio steccato
culturale. Neanche sotto forma di opinioni.
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