Passa ai contenuti principali

Avanzo primario ventennale.

Sai che significa questo grafico?

Significa che il governo francese ha immesso nel sistema economico 22 miliardi di euro ogni anno per 20 anni (dal 1995 al 2015).
Significa quindi che il governo francese in 20 anni ha immesso nel sistema economico 440 miliardi di euro.
Contemporaneamente il governo italiano ha tolto dal sistema economico 35 miliardi di euro ogni anno per 20 anni (dal 1995 al 2015).
Significa quindi che il governo italiano in 20 anni ha tolto dal sistema economico 700 miliardi di euro.

C’è una differenza tra i due paesi

di 1.140 miliardi di euro in termini di saldo tra spesa pubblica (al netto della spesa per interessi) e tasse a favore della Francia in soli 20 anni. Parliamo di una differenza in termini di saldo primario pari a 57 miliardi all’anno!
Considera soltanto che ogni anno ci troviamo a litigare con la Commissione Europea per circa 5 miliardi in più o in meno di saldo pubblico mentre il saldo primario della Francia è 57 miliardi in più rispetto a quello italiano (ogni anno per 20 anni).
Questo dato, da solo, è sufficiente a spiegare perché la Francia è cresciuta più dell’Italia. Tutto il resto conta come una scoreggia in mezzo ad un tornado.

Ma la follia dei nostri tempi

è che, nonostante questa evidenza empirica (dati presi dal Fondo Monetario Internazionale), il nuovo governo, i giornalisti, gli intellettuali e gli economisti, ti parlano del grave problema dell’evasione e dell’urgenza di risolvere questa problematica.
Cioè in un folle meccanismo fiscale che drena denaro dal sistema economico italiano a botte di 35 miliardi l’anno (mentre quello di altri paesi come la Francia immette 22 miliardi all’anno), il problema sarebbe che questo meccanismo non è così efficiente e potrebbe drenare meglio!
 di Mario Volpi

Commenti

Post più visti

Leggete a chi vanno i miliardi della Bce. E vomitate!

Mi prenderei a sberle. Avevo un documento agghiacciante in scrivania e non l’ho aperto per mesi. Dentro c’è la verità su chi Mario Draghi sta veramente finanziando coi miliardi del Quantitative Easing (Qe) mentre storce il naso se Roma chiede 20 euro per gli abruzzesi in ipotermia, sfollati da mesi, con morti in casa e la vita devastata, o per mettere 11 euro in più nel Job Act infame di Renzi e Poletti. Quando io gridavo a La7 “Criminali!” contro gli eurocrati, l’autore del programma, Alessandro Montanari, mi si avvinghiava alla giacca dietro le quinte e mi rampognava fino alla diarrea. Quel genio di Oliviero Beha mi rampognò in diretta, è in video. Ma voi leggete sotto, mentre pensate ai sofferenti d’Italia. Bacinella del vomito a portata di mano, raccomando. Il pdf in questione mi arrivò a fine ottobre via mail da Amsterdam, fonte autorevole oltre ogni dubbio. M’ingannò, porcaputtana, il subject mail che era “Draghi finanzia il Climate Change”. Pensai, ok, ci ar

IL VIRUS GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

Post per pochi intimi.5 minuti per avere una visione corretta di quello che è realmente accaduto. Buona lettura. Può un virus arrivare proprio nel momento esatto per essere considerato come una vera e propria benedizione? Sarebbe quasi un’eresia rispondere di si. Invece, per gli operatori finanziari, è proprio ciò che è accaduto. A giugno 2019 il mercato dei REPO stava iniziando a collassare mostrando segnali di pericolo sistemico. La maggior parte della gente non sa neanche che cosa siano i REPO. In pratica sono operazioni di pronti contro termine con cui le banche e i maggiori operatori economici si scambiano asset (principalmente titoli di stato) con operazioni di durata brevissima allo scopo di ottenere liquidità istantanea per le ragioni legate soprattutto al rischio controparte che scaturisce da operazioni altamente speculative nel mercato dei derivati. Il campanello d’allarme inizia a suonare a giugno. A settembre 2019 la situazione diventa preoccupante. Quanto preoccupan

Quando e perchè è iniziato il declino Italiano ?

Nel 1987 l’Italia entra nello Sme (Sistema monetario europeo) e il Pil passa dai 617 miliardi di dollari dell’anno precedente ai 1201 miliardi del 1991 (+94,6% contro il 64% della Francia, il 78,6% della Germania, l’87% della Gran Bretagna e il 34,5% degli Usa). Il saldo della bilancia commerciale è in attivo di 7 miliardi mentre la lira si rivaluta del +15,2% contro il dollaro e si svaluta del -8,6% contro il marco tedesco. Tutto questo,  ha un suo apice e un suo termine coincidente con la nascita della Seconda Repubblica. La fredda legge dei numeri ci dice difatti che dal 31 dicembre del 1991 al 31 dicembre del 1995, solo quattro anni, la lira si svaluterà del -29,8% contro il marco tedesco e del -32,2% contro il dollaro Usa. La difesa ad oltranza e insostenibile del cambio con la moneta teutonica e l’attacco finanziario speculativo condotto da George Soros costarono all’Italia la folle cifra di 91.000 miliardi di lire. In questi quattro anni il Pil crescerà soltanto del 5,4% e s