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Una montagna di miliardi

Le montagne di miliardi che attualmente si ammassano nelle casse di poche famiglie devono tornare a disposizione delle moltitudini di esseri umani.
Oggi, su tre euro che spendiamo, due vanno in tasse e interessi. 
Quando invece la moneta viene emessa da un ente pubblico, essa è proprietà di tutti i cittadini, che quindi entrano in possesso del diritto di godere interamente del frutto del proprio lavoro.
Tutti, lavorando, hanno contribuito alla crescita dell’economia e quindi a creare valore monetario.

Sembra ovvio che i benefici della moneta debbano andare a coloro che fanno girare l’economia. Finché una banda di bankster detiene però la sovranità monetaria, la forbice tra ricchi e poveri continua ad aprirsi.

Per realizzare l’ideale socialista è fondamentale eliminare il reddito senza prestazione, cioè la rendita da capitale chiamata interesse o usura.
L’uomo, per poter prosperare al meglio, ha bisogno di un sistema economico naturale, nel senso di “adatto” alla Natura dell’uomo e del suo ambiente.
La crescita innaturale, che è la causa principale dei danni ecologici, cessa con l’assenza dell’accrescimento monetario incontrollato.

Quindi diviene nuovamente possibile una crescita naturale, creata dall’operosità dei cittadini, guidabile verso mete migliori.
Questa crescita non ha effetti negativi, essendo in sintonia con i principi evolutivi.
Il potere dei potenti si fonda sulla fede delle masse nel “denaro”.
Senza questa, i potenti non avrebbero nessun potere.
Il potere glielo conferisce solo la stupidità di quelli che lavorano.
Tutto il sistema distruttivo scompare quando il capitale finanziario cessa di moltiplicarsi. 

Nel sistema di mercato liberato dal capitalismo si arriva prima o poi a una saturazione del mercato, dovuta a un’esauriente soddisfazione dei bisogni, che libera automaticamente nuovi potenziali.
«… non si può ammucchiare nulla senza creare un buco. Ciò è vero per coloro che speculano, che fanno affari in borsa o nel settore finanziario: lì è proprio così.
Un successo finanziario in questioni di pura speculazione è impossibile, senza danneggiare altri.
Ma ciò si limita a questi casi.
Negli altri casi un produttore non crea nessun buco, se accumula denaro in cambio di ciò che realizza», disse Mére.

I problemi creati dalla speculazione finanziaria possono essere guariti unicamente dalla medicina del calo dei tassi di interesse.
Sono questi tassi a determinare la crescita dei patrimoni finanziari e quindi la necessità dell’indebitamento.
Senza gli interessi cessa la causa dell’impoverimento dei lavoratori e la necessità dell’espansione economica.
Il denaro è un’ottima invenzione, ma per com’è concepito oggi, sta distruggendo il mondo.

Senza una necessaria correzione della struttura monetaria, è una questione matematica che i problemi siano destinati a ingrandirsi drammaticamente e a diventare sempre più insolubili.
Finché le richieste di interesse del capitale sono superiori al tasso di crescita, la povertà aumenta.
Solo quando rimangono nettamente al di sotto di questa soglia ognuno percepisce la piena e giusta remunerazione per il proprio lavoro.

L’unica soluzione consiste in un’innovazione monetaria.
Questa è la premessa per un mondo più giusto, umano e pacifico, ed è anche l’unica possibilità che abbiamo per raggiungere la prosperità e il benessere duraturi, per tutti, nell’arco di una sola generazione.
Per benessere e prosperità duraturi intendiamo quel processo che offre all’umanità intera la possibilità di un progresso materiale, intellettuale, emotivo e spirituale, e la fioritura della civiltà umana senza sprecare le risorse del futuro.

Lo sanno tutti che una moneta sana, nella quale si possa avere fiducia, giovi molto agli affari.

Una società prospera presuppone una moneta onesta.
Tutte le religioni hanno vietato severamente l’imbroglio monetario di Stato. Tutte le religioni hanno insegnato a essere leali, sinceri, onesti, a rispettare i propri simili e la loro proprietà. Il sistema bancario rothschildiano ha ribaltato queste basi. Nella sua forma attuale il denaro è satanico.

«Il nostro denaro causa il capitalismo, l’interesse, la povertà di massa, la rivolta e la guerra civile, che ci riporta alla barbarie… Chi preferisce fare uno sforzo con la propria testa, che spaccare le teste altrui, studi il sistema monetario», disse Silvio Gesell.
(dal Manifesto della Sociosofia)

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