Passa ai contenuti principali

Le follie della borsa

Queste intelligenze artificiali rappresentano un investimento enorme e solo i grandi gruppi ne traggono profitto, in quello che viene definito trading alta frequenza (HFT).

La velocità è il cardine di questa assurdità galoppante.

Le grandi banche tentano di affittare gli edifici sempre più vicino alle piattaforme borsiste per collocare le loro macchine e per poter avere il più breve tempo di latenza possibile.
Perché queste intelligenze artificiali giocano d’astuzia e si attaccano tra loro.


Nel microsecondo successivo, viengono così annullate tra il 90 e il 99% delle transazioni effettuate.

Lo scopo: rallentare le macchine della concorrenza che analizzano tutto ciò che accade prima di decidere le loro proprie iniziative.

In concreto, tutto ciò può portare a grosse assurdità, come quello che venne chiamato il “flash crack” di Wall Street che giunse come una valanga alle 14 e 42 del 6 maggio 2010.
Secondo Nanex (1), una macchina più potente delle altre aveva passato più di 2000 ordini di vendita o di acquisto in meno di 100 millisecondi, annullandoli ancora più rapidamente, ma creando movimenti nelle altre reti di neuroni (27.000 operazioni nei 14 secondi successivi), provocando un mini-crollo di borsa.

Tutto questo senza ragione alcuna, giusto per “intrappolare” la concorrenza automatizzata, farla saturare temporaneamente per poter sfruttare un anticipo in seguito.

Si può paragonare a una forma di spam massiccio per saturare una casella email, o di un denial of service, due cose comunque illegali.

L’intelligenza artificiale dietro tutto
Gli ingegneri che hanno ideato queste macchine le hanno concepite in gran parte sul modello dell’intelligenza umana, ispirandosi alla teoria dell’evoluzione: ci sono reti di neuroni e di algoritmi genetici.
Queste intelligenze artificiali integrano in primo luogo vaste banche-dati, che sono capaci di attualizzare quasi in tempo reale.

Conoscono così i tassi di disoccupazione di ogni paese, l’evoluzione dei prezzi delle obbligazioni, l’inflazione, i corsi di ogni piattaforma borsista, così come i PIL dei paesi, il peso dei debiti, i tassi di prestiti…Da qui proviene lo stimolo.

Ad esempio, acquistare o vendere una qualche azione o materia prima. E ciò crea una reazione.

Secondo questa reazione (guadagnare o perdere X denaro) e l’evoluzione del contesto (inflazione, caduta di una moneta…) osservati, l’intelligenza artificiale pondera la sua azione. che osserva, l’intelligenza artificiale pondera il suo stimolo.

Apprende così, in tempo reale.

In principio, il processo è abbastanza lungo e richieda molte risorse, ma una volta appreso e adattati i parametri, il robot può lanciarsi in parecchie migliaia di operazioni al secondo.

La lotta di classe in Borsa


Riguardo al trading alta frequenza, va detto che, a parte le grandi istituzioni speculative che hanno i mezzi di investire nella tecnica e negli stipendi dei programmatori di algoritmi – , tutti gli altri sono contro.
Senza per questo che nessuno si arrischi di fare un qualcosa che possa far crollare il sistema.

Perché si può ritenere l’HFT una concorrenza sleale: in questo gioco, i piccoli partecipanti perdono per forza.
Detto in altro modo, guadagnare in borsa costa sempre più caro.

Già oggi c’è una quantità di quotazioni (stima del valore di un’azione) prima di un’avvenuta transazione dieci volte superiore rispetto a quattro anni fa.

E quando una macchina realizza 10.000 quotazioni al secondo, l’umanità è perdente.
I mercati diventano sempre più folli, surrealistici e disumani, ma portano sempre meno denaro a un numero sempre minore di persone.

E se i computer stessero uccidendo la finanza?

Questa è la tesi di Paul Jorion che, in un articolo recente, ha riportato: “Alla Borsa di New York, in questi giorni, la caduta tendenziale del saggio di profitto di cui parlava Karl Marx è in piena azione. Bisogna chiudere la Borsa? Non vale la pena di grattarsi la testa: i computer stanno sistemando la faccenda, e velocissimamente!”

(1) Nanex è una società americana davvero capace di studiare il funzionamento dei mercati, visto che ha sviluppato un programma che le consente di analizzare fino a 8 miliardi di operazioni di Borsa ogni giorno. I loro studi permettono di rendersi conto dell’influenza dei computer nel gioco finanziario.

Ci sono due tipi di intelligenze artificiali che si trovano sui mercati: gli algoritmi genetici e le reti di neuroni. Queste ultime sono più semplici da comprendere, ma anche più rigide.
Il loro scopo è quello di trovare le migliori soluzioni per sopravvivere ai guadagni di denaro.  Richiedono regolarmente l’intervento degli analisti, principalmente per adattare le loro funzioni predittive.

Gli algoritmi genetici sono più complessi, autonomi ed evoluti.

Come per Darwin, queste intelligenze decidono le proprie azioni (stimoli) più o meno a caso, permettendo di fare evolvere in tempo reale i propri parametri. Quelli che producono buoni risultati sopravvivono, si riproducono e mutano per quanto sia necessario. Gli altri spariscono.

Fonte: Ces ordinateurs qui rendent fous la Bourse

Commenti

Post più visti

Leggete a chi vanno i miliardi della Bce. E vomitate!

Mi prenderei a sberle. Avevo un documento agghiacciante in scrivania e non l’ho aperto per mesi. Dentro c’è la verità su chi Mario Draghi sta veramente finanziando coi miliardi del Quantitative Easing (Qe) mentre storce il naso se Roma chiede 20 euro per gli abruzzesi in ipotermia, sfollati da mesi, con morti in casa e la vita devastata, o per mettere 11 euro in più nel Job Act infame di Renzi e Poletti. Quando io gridavo a La7 “Criminali!” contro gli eurocrati, l’autore del programma, Alessandro Montanari, mi si avvinghiava alla giacca dietro le quinte e mi rampognava fino alla diarrea. Quel genio di Oliviero Beha mi rampognò in diretta, è in video. Ma voi leggete sotto, mentre pensate ai sofferenti d’Italia. Bacinella del vomito a portata di mano, raccomando. Il pdf in questione mi arrivò a fine ottobre via mail da Amsterdam, fonte autorevole oltre ogni dubbio. M’ingannò, porcaputtana, il subject mail che era “Draghi finanzia il Climate Change”. Pensai, ok, ci ar...

Quando e perchè è iniziato il declino Italiano ?

Nel 1987 l’Italia entra nello Sme (Sistema monetario europeo) e il Pil passa dai 617 miliardi di dollari dell’anno precedente ai 1201 miliardi del 1991 (+94,6% contro il 64% della Francia, il 78,6% della Germania, l’87% della Gran Bretagna e il 34,5% degli Usa). Il saldo della bilancia commerciale è in attivo di 7 miliardi mentre la lira si rivaluta del +15,2% contro il dollaro e si svaluta del -8,6% contro il marco tedesco. Tutto questo,  ha un suo apice e un suo termine coincidente con la nascita della Seconda Repubblica. La fredda legge dei numeri ci dice difatti che dal 31 dicembre del 1991 al 31 dicembre del 1995, solo quattro anni, la lira si svaluterà del -29,8% contro il marco tedesco e del -32,2% contro il dollaro Usa. La difesa ad oltranza e insostenibile del cambio con la moneta teutonica e l’attacco finanziario speculativo condotto da George Soros costarono all’Italia la folle cifra di 91.000 miliardi di lire. In questi quattro anni il Pil crescerà soltanto del 5,4%...

IL VIRUS GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

Post per pochi intimi.5 minuti per avere una visione corretta di quello che è realmente accaduto. Buona lettura. Può un virus arrivare proprio nel momento esatto per essere considerato come una vera e propria benedizione? Sarebbe quasi un’eresia rispondere di si. Invece, per gli operatori finanziari, è proprio ciò che è accaduto. A giugno 2019 il mercato dei REPO stava iniziando a collassare mostrando segnali di pericolo sistemico. La maggior parte della gente non sa neanche che cosa siano i REPO. In pratica sono operazioni di pronti contro termine con cui le banche e i maggiori operatori economici si scambiano asset (principalmente titoli di stato) con operazioni di durata brevissima allo scopo di ottenere liquidità istantanea per le ragioni legate soprattutto al rischio controparte che scaturisce da operazioni altamente speculative nel mercato dei derivati. Il campanello d’allarme inizia a suonare a giugno. A settembre 2019 la situazione diventa preoccupante. Quanto preoccupan...