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La banca, le monete ...e il debito

La nostra moneta ufficiale, l’euro, come tutte le altre monete a corso forzoso, la cui accettazione è imposta dalla legge, è una moneta basata sul debito.

Lo stato, che ogni anno deve adeguare la quantità di moneta in circolazione, necessaria per lo scambio di beni e servizi, si indebita con la banca centrale che stampa il denaro, emettendo titoli di debito (Bot, BTP, CCT ecc.) per un pari importo e sui quali deve pagare anche un tasso di interesse.

Ora noi sappiamo che questa è una truffa bella e buona perché se la moneta deve essere solo la rappresentazione “cartacea” dei beni e servizi, ovvero della ricchezza prodotta in un territorio, la sua funzione dovrebbe essere praticamente neutra e non gravata da un debito a cui si devono aggiungere perdite più i dannosissimi interessi.

La moneta quindi appartiene di diritto a chi lavora, produce e contribuisce in qualsiasi modo al benessere collettivo, è il caso delle casalinghe per il sostegno dato alla famiglia, degli anziani per il loro apporto passato e per la loro esperienza, ma anche dei bambini che sono il futuro della comunità.

Nel mondo economico attuale invece ogni moneta a corso forzoso, attraverso artifici o raggiri, “sembra” essere di proprietà della banca centrale che semplicemente la stampa e poi la presta ad interesse ai legittimi proprietari.

Il risultato di questo è che più si produce nuova ricchezza, più il corpo sociale impoverisce indebitandosi sempre di più e se a questo aggiungiamo una classe politica che a tutto mira meno che al benessere dei cittadini, abbiamo oltre al crescente indebitamento anche una spesa pubblica che ogni anno aumenta, tanto per chiarire oggi spendiamo ogni anno oltre la metà di quello che si produce (circa750 miliardi di euro).

Il risultato sono tasse crescenti per coprire debiti inesistenti e sperperi pubblici, mentre i servizi essenziali e gli investimenti per ricerca, scuola, infrastrutture ecc., sono ridotti o addirittura inesistenti per mancanza di fondi.
Un esempio recente sono quei 10 mld di euro chiamato il “tesoretto” che potevano essere destinati a scopi utili o restituiti ai legittimi proprietari, sempre di avere amministratori della cosa pubblica intelligenti e oculati, ma anche di questo abbiamo da tempo immemorabile perso ogni speranza, invece, secondo il ministro delle finanze, banca d’italia e le autorità comunitarie, quella cifra deve essere destinata  alla riduzione del debito pubblico (Come Volevasi Dimostrare).



Ecco allora che la moneta da strumento neutro con la sola funzione di misurare la ricchezza prodotta e di agevolare gli scambi tra le persone diventa uno strumento di dominazione.
La sua carenza artificiale, prodotta dal debito ingiusto e inesistente a cui è legata, induce chi la usa, a esprimere le peggiori qualità dell’essere umano. Sentimenti come rabbia, impotenza, tristezza, paura del futuro sono la norma e la maggior parte dei nostri pensieri sono rivolti a come fare per pagare conti, debiti personali, tasse, multe, addizionali comunali, regionali, accise, mutui.

Oltre a lavorare sempre di più, che è una contraddizione in un mondo tecnologico e opulento come quello occidentale, il poco tempo che passiamo con la nostra famiglia, i nostri genitori, i nostri figli, i nostri compagni-e di vita, lo passiamo a preoccuparci di come arrivare a fine mese, dimenticandoci di come crescono i figli, di come si coltiva l’amore e in un batter di ciglia ci ritroviamo sempre più soli, senza amici, a lottare persino con il partner per gli alimenti e con una terribile fatica di vivere.

Questo solo per usare una moneta creata con il debito, ma non basta e la situazione peggiora sensibilmente se pensiamo che nessuno mette in circolazione i soldi degli interessi.

Il gioco già difficile e infinito (se ci si indebita per quello che produciamo non riusciremo MAI a ritornare in attivo) diventa perverso e diabolico dal momento che non esistono materialmente i soldi per gli interessi, per cui necessariamente dobbiamo lottare con gli altri per accaparrarci i soldi tra quei pochi disponibili.

Questo scatena la competizione e l’istinto di sopravvivenza in ciascuno di noi che come una belva lotta per riuscire a trovare quei maledetti soldi per gli interessi ed è matematico che qualcuno rimanga con il cerino in mano e aumenti il numero dei marchiati come fallito,inaffidabile e povero.

Pensate che oltre al debito dello stato, su di noi gravano sempre più pesanti anche i debiti personali e allora letteralmente si aprono le porte dell’inferno. Non abbiamo amici e l’altro diventa il nemico da sconfiggere per cui uccisioni, suicidi, rapine, furti, maltrattamenti sono all’ordine del giorno e gran parte, se non tutti hanno come matrice il denaro e i debiti, per non parlare delle malattie che per l’80% hanno origini psicosomatiche.

E pensate, tutto questo solo per usare una moneta legata al DEBITO

Le nostre vite sono scandite dal denaro, controllate in ogni particolare dal denaro, il denaro ci pianifica, ci gestisce e attraverso il debito e interesse ci condiziona in ogni cosa, anche la più insignificante.
Molte delle nostre emozioni, sentimenti, malattie sono collegate ai soldi per cui se cambiamo lo strumento, moneta debito, e facciamo tornare la moneta al suo ruolo naturale di facilitatore degli scambi e di metro della ricchezza, automaticamente e senza bisogno di essere consapevoli tutto cambia miracolosamente.
Così come un uso distorto di questo strumento per fini di dominazione e sopraffazione, ha reso la nostra vita un inferno a nostra insaputa, altrettanto utilizzando una moneta libera da questi artifici ci può cambiare la vita.

Raggiungere definitivamente l’uso di una moneta libera da debito e interessi forse è complicato nell’immediato, visti anche i poteri economici che governano praticamente tutto il mondo politico, sociale ed economico, ma deve essere il nostro obiettivo.
La conoscenza vi renderà liberi diceva l’apostolo Giovanni e noi siamo a metà del guado avendo chiaro il meccanismo di creazione della moneta cartacea e elettronica e le conseguenze che ha nelle nostre vite.

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