Una delle prime azioni del Piano di Azione è quella di redigere un allegato energetico ambientale che vada ad integrare il regolamento edilizio.
In questa segnalazione, viste le recenti criticità emerse a livello nazionale : siccità per una parte del territorio nazionale e piogge intense per altre , segnaliamo come è possibile intervenire per garantire una migliore gestione delle acque meteoriche in un territorio comunale.
1. Servizio idrico potabile
Le nuove utenze all’acquedotto, derivanti da nuove costruzioni o ristrutturazioni o divisione di immobili, intese come nuovi allacci, e comunque sia quelle ad uso potabile che quelle ad uso irriguo, dovranno essere dotate ciascuna di vasche di raccolta, al fine di ottimizzare l’emungimento dell’acqua e per sopperire a momentanee sospensioni del servizio dovute a cause tecniche o comunque non dipendenti dal Gestore.
Sono esentate dal suddetto obbligo solamente quelle parti di immobili dove oggettivamente non può essere installata la vasca di raccolta.
Sia per le nuove costruzioni che ricostruzioni e o ristrutturazione di edifici esistenti si dovranno predisporre per ogni singolo alloggio gli attacchi per l’inserimento del contatore.
1. Requisiti sul recupero delle acque piovane per nuovi edifici
L'impermeabilizzazione del suolo modifica sostanzialmente la risposta alla pioggia di un bacino idrografico, aumentando i volumi di acqua destinati al collettore e allo stesso tempo accelerando il convogliamento delle acque a valle a scapito del deflusso di base.
Di conseguenza si registra un pericoloso incremento dei picchi di piena.
Al fine di ristabilire il comportamento originario del suolo, si richiede che i nuovi edifici (sia edifici di nuova costruzione, sia demolizione e ricostruzione degli edifici esistenti), siano dotati di sistemi di recupero delle acque meteoriche delle coperture che captino tali acque, con vasche di accumulo aventi capacità:
- minima di 1,5 mc sino a 50 mq di superficie di copertura;
- rapportata all’effettiva superficie per coperture maggiori a 50 mq.
Le cisterne devono essere dotate di un sistema di filtratura per l’acqua in entrata, di uno sfioratore sifonato collegato al pozzo perdente per gli scarichi.
L’eventuale acqua piovana captata in eccesso dovrà essere convogliata su fognatura pubblica acque bianche ove presente o smaltita all’interno della proprietà.
L’impianto idrico privato così formato non può essere collegato alla normale rete idrica e le sue bocchette devono essere dotate di dicitura “acqua non potabile”, secondo la normativa vigente.
L'acqua piovana così raccolta dovrà essere utilizzata per alimentare le cassette di scarico dei wc, oppure per l'irrigazione delle aree destinate a verde pertinenziale e la pulizia delle aree pertinenziali.
In caso di allerta meteo, le vasche dovranno essere svuotate in anticipo rispetto alle precipitazioni, in modo da garantire la massima ritenzione delle acque meteoriche.
Inoltre, nei casi sopra indicati, al fine di favorire il monitoraggio dei consumi e ilconseguente risparmio di acqua potabile, vi è obbligo di installare contatori individuali di acqua potabile per ogni nuova unità abitativa derivante sia da nuove costruzioni che da ricostruzione e o ristrutturazione di edifici esistenti.
2. Requisiti per il risparmio idrico
In tutti gli edifici nuovi ed esistenti è obbligatorio:
a) l'adozione di cassette di scarico del wc a doppia cacciata;
b) l'installazione di riduttori di flusso su tutti gli erogatori;
c) l'installazione di temporizzatori idrici nei servizi igienici ad uso collettivo.
Relativamente alle piscine private le stesse dovranno avere una capacità complessiva di vasca non superiore a 150 mc di acqua, essere dotate di copertura mobile e di pre-filtro al sistema di ricircolo.
La vasca potrà essere svuotata solamente in caso di manutenzione straordinaria della piscina, pertanto il riempimento della stessa dovrà avvenire solamente una prima volta per il riempimento e successivamente per le sole operazioni di compensazione dei cali tecnici di livello previsti nel sistema di ricircolo.
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