Sia in quanto individui sia in quanto comuntità, il nostro potenziale per cambiare il funzionamento della nostra economia è davvero immenso.
Collaborando e condividendo le risorse, possiamo arrivare, insieme, a costruire economie locali attive e di supporto – in cui possiamo condividere le nostre capacità e talenti, far coincidere le nostre necessità e focalizzarci su ciò che veramente conta nella vita.è possibile fare grandi cose partendo dal piccolo, avvengono cambiamenti grandi e radicali.
• In un sondaggio nazionale del 2012, i partecipanti hanno dichiarato che avere aziende gestite a livello locale nelle vicinanze è il primo fattore per la creazione di una comunità ideale.
• Uno studio del 2011 ha rilevato che “le regioni con il settore delle piccole aziende attivo ha un tasso di mortalità più basso e una minore prevalenza di obesità e diabete” rispetto a regioni senza piccole aziende.
• Studi di comunità agricole e produttive hanno rilevato che luoghi che presentano una varietà di imprese a piccola scala mostrano livelli più alti di partecipazione civica ed esiti sociali migliori rispetto a quello dominati da poche corporazioni esterne.
• Ogni dollaro speso per un’attività locale è quattro volte maggiore nell’economia locale rispetto a un dollaro speso per una catena di grandi aziende.Questo per il cosiddetto fattore moltiplicatore locale.
• Gli agricoltori che vendono i loro prodotti localmente tendono a produrre in piccola scala e riescono ad adottare più facilmente pratiche ambientali sostenibili come coltivare semi autoctoni favorendo la biodiversità, lasciare zone ripariali per la biodiversità naturale e integrare la produzione del raccolto con quella del bestiame.
• Ricerche mostrano come i residenti in realtà urbane che vivono a contatto con la natura attraverso parchi, riserve naturali e altri luoghi simili, ogni giorno subiscono meno stress e presentano condizioni di salute migliori rispetto a chi non vive questo rapporto con la natura.
Ripensare il tema del changemakin a livello locale:
1) Costruire comunità locali che siano più sane e sostenibili, supportate da economie locali che sono più forti e più resistenti.
2) Mantenere il denaro nei paraggi e le comunità vivaci.
3) L’utilizzo di risorse locali e regionali per soddisfare le nostre esigenze, non essere dipendenti dalle risorse spedite da mezzo mondo.
4) Riconnettere coloro che mangiano (glieaters, ndt) con gli agricoltori, gli investitori con i gli imprenditori e i titolari di aziende con le comunità locali ed i luoghi naturali da cui dipendono.
5) Creare più lavori locati di alta qualità per i nostri vicini, le nostre famiglie e noi stessi
Il tutto riconoscendo che non possiamo “fare da soli” e che, alla fine, stiamo tutti meglio quando stiamo meglio tutti.

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