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Intervista a Stephan Kohler

Quali sono dal suo punto di osservazione possibili misure nel campo energetico in Italia per uscire dalla crisi pesante che il paese sta subendo?
 

Se si vuole creare valore aggiunto nel paese, la risposta è l’efficienza energetica.



Ristrutturare le abitazioni, l’infrastruttura, introdurre l’efficienza energetica nei distretti industriali, costruire impianti di co- e tri-generazione sono tutte attività che devono essere attuate a livello locale, nelle città, lì dove ci sono l’industria e il commercio.

L’efficienza energetica ha la specifica qualità di creare lavoro poiché va attuata in un determinato territorio dal settore artigianale, dalle piccole e medie imprese.

Per il nuovo governo italiano considero cruciale sviluppare dei programmi in questo ambito, programmi di incentivazione, iniziative per promuovere l’efficienza energetica sul lato della domanda, mobilità inclusa.

Ricordiamoci che l’efficienza energetica in molti casi è economicamente conveniente, non stiamo parlando di misure diseconomiche, siamo di fronte ad alti potenziali di risparmio che producono un diffuso effetto positivo.

* Stephan Kohler
Nel 1981 l’ing. Stephan Kohler entra all’Ecoistituto di Freiburg, assumendo dal 1983 la direzione del reparto energia, dopo aver lavorato con il TÜV di Baviera (tecniche nucleari) e MAN (nuove tecnologie). È co-autore dello studio epocale dell’Istituto sulla “Svolta Energetica” (Energiewende) che traccia il percorso del sistema energetico tedesco fuori dal nucleare e dalle fonti fossili. Nel 1991 diventa direttore dell’Agenzia energetica della Bassa Sassonia e dal 2000 della nuova Agenzia Energetica federale tedesca (Dena –Deutsche Energieagentur), con oggi 150 collaboratori.

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